Alluvione del Baganza
Sono trascorsi due anni dall'alluvione del torrente Baganza che sconvolse la città con danni per circa 100 milioni di euro, l'impegno del Comune continua.
Parma ha alzato la testa, si è risollevata grazie ad un lavoro di squadra che ha visto enti, istituzioni e sopratutto i cittadini collaborare, uniti, verso un unico obiettivo: lavorare per la città e per la sua sicurezza idrogeologica affinché non si verifichi mai più quanto accaduto.
“Oggi, in ricorrenza del tragico evento – spiega il sindaco Federico Pizzarotti - il mio primo pensiero va anzitutto alle famiglie che quel dramma l’hanno vissuto in prima persona, un evento critico che in città non accadeva da 100 anni.
Ma un pensiero e un ringraziamento vanno anche a tutte le persone che in quei giorni hanno lavorato in squadra contribuendo a rialzare la città.
Per i sei giorni successivi al dramma, Parma è infatti stata un corpo unico e una sola voce e ha dimostrato quel forte senso di comunità che la contraddistingue.
Sono convinto che quando nel prossimo futuro ci capiterà di ripensare a quei tragici momenti, non racconteremo di una Parma in ginocchio, ma di una città che nella difficoltà ha trovato la forza per rialzarsi”.
L'assessore all'urbanistica, edilizia e lavori pubblici Michele Alinovi, fa il punto della situazione a due anni dal disastro.
“Il Comune si è impegnato con cospicui investimenti, pari ad oltre 5 milioni di euro, quasi completamente coperti da finanziamenti statali, per risolvere, prima i problemi di somma urgenza, poi per riparare i danni provocati a strade, fogne, impianti sportivi e scuole.
Oggi possiamo dire che tutto questo è stato fatto con tenacia e determinazione ed abbiamo una città ed un quartiere, il Montanara, rinnovati e più sicuri”.
L'assessore guarda al futuro fiducioso anche se non mancano alcune preoccupazioni.
“Il nostro auspicio – spiega Alinovi – è che la Regione, tramite il Servizio Tecnico di Bacino, porti a compimento le opere di messa in sicurezza idraulica ancora da completare in alcuni punti lungo le difese arginali sul lato di via Montanara.
Il Comune, dal canto suo, sta seguendo con attenzione costante l'iter legato alle complesse procedure per la realizzazione delle nuove casse di espansione del Baganza e collabora costantemente con la Regione in questo senso.
Il prossimo anno dovrebbe, poi, essere quello buono per andare verso l'appalto del nuovo Ponte della Navetta.
Il Comune ha presentato, un anno fa, lo studio di fattibilità per il nuovo ponte ciclo pedonale, a seguito di un concorso di idee finanziato grazie al contributo del Rotary Club Area Emiliana 2.
Il Provveditorato Opere Pubbliche Emilia Romagna e Lombardia, competente in merito, non si è ancora espresso, però.
Attendiamo il progetto esecutivo dal Provveditorato Opere Pubbliche, per altro, più volte sollecitato dal Comune.
A questo punto, contiamo che il Provveditorato Opere pubbliche completi l'iter entro l'anno e che appalti l'opera, almeno, nel primo trimestre del 2017.
Prosegue, poi, il nostro impegno anche sul fronte degli abusi edilizi in alveo del Baganza. E' di questi giorni la notizia del completamento di alcune demolizioni, già attuate ”.