TURISMO / 19.10.16

Guida Michelin 2017 a Parma

La più importante guida per ristoranti del mondo sceglie Parma come palcoscenico per la presentazione, martedì 15 novembre, della edizione Italia 2017. Guarda il video.

IMG_4997

La Guida Michelin sceglie, per la prima volta, la Food Valley dell’Emilia Romagna come palcoscenico per la presentazione stampa della sua edizione Italia 2017.

Sarà il Teatro Regio di Parma, Città Creativa Unesco della Gastronomia, ad ospitare, martedì 15 novembre, la première ufficiale della 62 edizione delle versione italiana della Bibbia dei gourmet, alla presenza di oltre un centinaio di giornalisti. Una trentina di loro, provenienti da tutto il mondo e specializzati in food e motori, saranno protagonisti, nei giorni precedenti e successivi alla presentazione, di educational tour, promossi da Apt Servizi Emilia Romagna e dal Comune di Parma, alla scoperta della Food e Motor Valley emiliano romagnole che si sviluppano lungo la millenaria Via Emilia.

«Non vi è altra regione italiana -sottolinea Andrea Corsini, Assessore al Turismo della Regione Emilia Romagna- che sappia esprimere, attraverso i sapori della sua tavola, la propria identità. Il mangiare è storia, cultura e creatività, narra dei talenti di un popolo, e gli chef stellati che raccontano con i loro piatti questi sapori unendo estro, sapienza, ma anche rispetto delle tradizioni, sono tra i nostri migliori ambasciatori turistici nel mondo. La scelta di Michelin è un ulteriore conferma della rilevanza internazionale della nostra Food Valley, uno dei nuovi asset turistici sviluppati con il brand Via Emilia. Un’opportunità unica in termini di visibilità e promozione, che abbiamo immediatamente colto».

«Nel Dicembre 2015 Parma è stata riconosciuta da UNESCO come Città Creativa della Gastronomia – riprende il Sindaco di Parma, Federico Pizzarotti –, un riconoscimento prestigioso che fa della città e del nostro territorio la capitale della Food Valley italiana, ora riconosciuta a livello internazionale. E’ di fatto la certificazione di una identità che ci appartiene nella storia, nella cultura, nel saper fare dei nostri produttori e dei nostri cuochi. Oggi siamo molto orgogliosi perché Guida Michelin, spostandosi per la prima volta da Milano, ha deciso di presentare l’edizione 2017 a Parma. E' un'occasione in più per farci conoscere al mondo, ed è anche una ulteriore certificazione che conferma Parma come una straordinaria destinazione turistica».

"E' con grande orgoglio - sottolinea l'assessore al Turismo Cristiano Casa - che dopo Unesco anche Guida Michelin scelga Parma per un evento che si è sempre svolto a Milano. E' un messaggio importante, un riconoscimento per la Città della Gastronomia, a dimostrazione della strategia giusta intrapresa in questi mesi. Sarà anche un'occasione per presentare Parma e il suo territorio ai 300 giornalisti che arriveranno il 15 novembre per la presentazione della Guida Michelin".

Una full immersion nei sapori più autentici e veri, visitando prosciuttifici, caseifici, cantine e acetaie, e assistendo in prima persona alla nascita di gioielli del gusto quali il Parmigiano Reggiano,

il Prosciutto di Parma, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, il Culatello di Zibello, il Sangiovese e la Malvasia, che poi saranno degustati nello loro varie stagionature ed annate. Previste anche cooking session in cui i giornalisti prenderanno dimestichezza con la tipica pasta sfoglia, vanto del Made in Italy alimentare nel mondo.

Inoltre, nei giorni precedenti e successivi alla presentazione, trenta giornalisti da tutto il mondo, specializzati in food e motori, andranno alla scoperta della Food Valley e della Motor Valley emiliano romagnole, tra visite ad aziende, degustazioni, corsi di cucina, senza dimenticare le tappe nelle città d’arte patrimonio Unesco

Non poteva esserci location migliore per la presentazione della Guida Michelin Italia 2017: nel dicembre 2015 Parma ha conquistato il titolo Unesco di Città Creativa della Gastronomia. Si tratta di un riconoscimento doppiamente prestigioso, visto che è la prima città italiana a fregiarsene. Non solo, recentemente la città emiliana è stata anche eletta Coordinatrice della Partnership e dei progetti internazionali, assumendo un ruolo di spicco nella guida delle 18 Città Creative della Gastronomia Unesco. Tra le capitali della Food Valley emiliano romagnola, Parma possiede anche un vero e proprio sistema museale legato al cibo. Ecco le gustose “collezioni” presenti sul territorio: il Museo del Prosciutto di Parma a Langhirano, quello del Parmigiano Reggiano a Soragna e del Salame di Felino a Felino, passando per il Museo del Vino a Sala Baganza e quello della Pasta e del Pomodoro a Collecchio (www.museidelcibo.it). Parma è poi anche sede dell’Alma, la Scuola Internazionale di Cucina con sede nello splendido Palazzo Ducale di Colorno e diretta da Gualtiero Marchesi. Culla della Food Valley, Parma può contare su un importante paniere di prodotti a marchio Dop e Igp (dal Parmigiano Reggiano al Culatello di Zibello, dal Prosciutto di Parma al Salame Felino) noti in tutto il mondo. Tra i suoi fiori all’occhiello vanta anche un’importante rete di aziende e di consorzi di produttori in grado di valorizzare al meglio le proprie eccellenze, sempre più spesso esaltate dai reportage della stampa estera. 

I numeri della Food Valley dell’Emilia Romagna

L’Emilia Romagna è riconosciuta come il paradiso dei sapori e i numeri lo testimoniano: una grande Food Valley, tra tradizione e innovazione, che vanta 43 prodotti tra Dop e Igp (primato europeo), 18 vini Doc e 2 Docg (circa 6 milioni di ettolitri prodotti complessivamente, dopo il Veneto, la maggiore produzione di vino in Italia), 15 Presidi Slow Food e oltre 200 prodotti tradizionali iscritti nell’Atlante ministeriale. E ancora: 25 musei del gusto (tra cui Casa Artusi e l’Enoteca Regionale di Dozza), un ristorante a 3 stelle Michelin (Osteria Francescana di Modena dello chef Massimo Bottura), 1 a 2 stelle e 23 a 1 stella, senza contare Alma, la Scuola Internazionale di Cucina a Colorno, nel parmense, diretta da Gualtiero Marchesi, Casa Artusi di Forlimpopoli, centro di cultura enogastronomica dedicato all’autore de “La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” e ancora osterie, farmers market, scuole di cucina, street food, nonché un ricchissimo calendario annuale di sagre, mostre mercato, degustazioni e fiere enogastronomiche.