ISTITUZIONE / 21.10.16

Forum Interreligioso, dieci anni di dialogo

Parma è una delle poche città in Italia ove prosegue una pratica sistematica e quotidiana di collaborazione tra le principali presenze religiose: oggi un incontro in Municipio.

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“Mentre nel mondo assistiamo a una serie ininterrotta di violenze e di guerre, talvolta proclamate o utilizzate in nome della Religione, nel mese di Ottobre 2016 ricorrono due anniversari degni di interesse per il loro messaggio in controtendenza rispetto a tale grave e preoccupante deriva: il 30° anniversario dell’incontro di Assisi (27 ottobre 1986), che segnò il primo appuntamento condiviso dalle Religioni di tutto il mondo per la Pace, e il 10° anniversario della Giornata per il Dialogo Interreligioso nella città di Parma (4 ottobre 2006).

Se il primo resterà una data incancellabile nella storia, anche se non riuscì ad estirpare i sentimenti di odio e di violenza fomentati ovunque dai fanatici e dagli estremisti, che anzi si sono aggravati e moltiplicati con l’esplosione del terrorismo su scala planetaria, il secondo ha portato alla costituzione del Forum Interreligioso ‘4 ottobre”:rievocando questi due eventi, il coordinatore Luciano Mazzoni ha aperto l'incontro in Municipio per celebrare la ricorrenza, alla presenza del sindaco Federico Pizzarotti e dei rappresentanti di tutti i movimenti religiosi coinvolti, oltre che del reverendo Fausto Taiten Guareschi, abate del Monastero Zen di Tabiano, e don Cipriano Carini, abate del monastero di San Pietro in Assisi, che avviò il dialogo interreligioso a Parma, e che ha ricordato come oggi “occorra guardare le cose dall'altro come un'aquila, non solo il campanile di San Giovanni, ma la città, l'Italia, l'Europa e il mondo intero”, a sottolineare che è necessario dialogare e lavorare insieme “ per la comunione e la fraternità universale”.

“Il dialogo fra le chiese è un messaggio fondamentale – ha affermato Federico Pizzarotti – soprattutto in un periodo in cui si tende a mettere l'individuo davanti alla comunità, e la differenza fra diverse fedi può diventare ricchezza. E il Comune è pronto a dare una mano”.

Parma è così una delle poche città in Italia ove prosegue una pratica sistematica e quotidiana di collaborazione tra le principali presenze religiose, tutte rappresentate in Municipio, ad iniziare da quelle di più antico insediamento, come la Chiesa Cattolica (la Cattedrale data il 12° secolo) con don Raffaele Mazzolini e la Comunità Ebraica (dal 15° secolo), con Riccardo Yoshua Moretti che ha manifestato tutta la sua amarezza per il voto odierno in sede Unesco, che nega i diritti del popolo ebraico su Gerusalemme; quindi si sono susseguiti gli interventi della Chiesa ortodossa (presente in Italia fin dal 10° secolo, ma a Parma ripresa negli ultimi decenni del secolo scorso ed oggi espressa dalla Chiesa Ortodossa di San Nectario), rappresentata da Dimitri Doleanskij, dalla Chiesa Romena di Santa Maria del Quartiere, con Gavril Ciprian, dalla Chiesa Metodista (presente a Parma e in provincia dal 1861), rappresentata da Davide Csermely, fino a quelle di più recente insediamento, come la Comunità Islamica, per la quale è intervenuto il nuovo direttore Mohamed Amin Attarki, la Comunità Baha’ì, presente con Maria Augusta Favali e la Chiesa Cristiana Avventista del 7.mo giorno, con il pastore Daniele La Mantia.

Partecipano altresì, con varie modalità, alle pratiche di dialogo altre presenze, quali: il Tempio Zen (fondato a Tabiano nel 1986) Fausto Taiten Guareschi, l’Associazione Musulmani per il dialogo e l’Associazione Musulmani Ahmadiyia. Ad esse si uniscono, come testimonianza di accompagnamento e sostegno altre Associazioni parmensi: Segretariato Attività Ecumeniche (SAE), Circolo culturale Il Borgo, Movimento dei Focolari, Amicizia ebraico-cristiana, Associazione Insieme per Parma, Gruppo di meditazione Arcangelo Raffaele.

Fra le molteplici iniziative promossa dal FORUM, la Mostra ‘Camminiamo insieme nel nome di Dio’ (Biblioteca Palatina, Settembre 2006) e dal Calendario delle Famiglie di Abramo. Attività tutte orientate sempre al supremo bene comune e in difesa della pacifica convivenza, oltre i principi di laicità e tolleranza, sempre da ribadire ma tuttavia assai spesso riduttivi, perché ormai inadeguati rispetto ai processi intervenuti, nonché spesso male interpretati e altrettanto talvolta male applicati: azioni indirizzate soprattutto alla scuola ed all’informazione, per la diffusione di una cultura della comprensione, dell’empatia, della cooperazione e dell’armonia tra le Religioni. Con tale spirito il FORUM aderisce alla Sezione Italiana del movimento mondiale ‘RELIGIONS FOR PEACE’.

“In questi anni – ha concluso Luciano Mazzoni - abbiamo condiviso momenti alterni, di gioia fraterna ma anche di dolore per i troppo numerosi accadimenti che hanno colpito, nella stessa Europa e nel mondo intero, varie comunità religiose, le quali tuttora soffrono minacce, repressioni, condizionamenti, privazioni. Risulta pertanto più attuale che mai il senso della nostra assidua presenza e della nostra costante attenzione verso ogni forma di violazione della libertà religiosa oltre che dei diritti inalienabili della persona umana. Confermiamo la nostra disponibilità a fungere da elemento di servizio e supporto alle Istituzioni ed alla Comunità locale”.