Progetto "Fuori Classe"
Polizia Municipale, Istituto Salvo D’Acquisto, Dipartimento L.A.S.S. dell’Università di Parma e Centro Giovani Montanara per un percorso di educazione alla legalità.
Dalla collaborazione fra Polizia Municipale, Istituto scolastico Salvo D’Acquisto, Dipartimento L.A.S.S. dell’Università di Parma e il Centro Giovani Montanara è nato il progetto di rete: “Fuori Classe”, un articolato percorso di educazione alla legalità rivolto agli alunni iscritti alle classi 2^ e 3^ della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Salvo D’Acquisto”, che si è tenuto nel corso dell’anno scolastico 2015/2016 e che ha visto coinvolti 175 alunni (7 classi in totale).
Il progetto è stato presentato oggi in conferenza stampa, alla presenza Nicoletta Paci – vicesindaco con delega alla scuola ed ai servizi educativi del Comune di Parma, Giovanni Marani – Assessore allo sport e politiche giovanili Comune di Parma, Gaetano Noè – Comandante Corpo Polizia Municipale Comune di Parma, Nadia Malcisi – Dirigente Scolastico Istituto Salvo D'Acquisto, Tiziana Mancini – Docente del Dipartimento di Lettere Arti storia e Società dell’Università degli Studi di Parma, Alessandra Porretti - Equipe del Dipartimento di Lettere Arti storia e Società dell’Università degli Studi di Parma, Luca Oppici, educatore del Centro Giovani Montanara, Emma Monguidi Commissario di Pm responsabile della s.o. Tutela della Città e l'agente di Polizia Municipale Ilaria Pezziga.
“Si tratta di un progetto pilota – ha esordito la vicesindaco Nicoletta Paci – che ha riguardato una rete di realtà del quartiere Montanara, che ha portato ottimi risultati e che ci auguriamo possa essere esportato anche in altre zone della città”.
“Un aspetto importante di questo progetto – ha detto l'assessore allo Sport e Politiche giovanili Giovanni Marani – riguarda la connotazione della rete che lo ha realizzato: una rete strumento di protezione e non di mero divieto come è stata percepita dai ragazzi che hanno intrapreso questo percorso di consapevolezza delle proprie responsabilità”.
La finalità del progetto, come ha spiegato nel dettaglio Nadia Malcisi, dirigente scolastico dell'Istituto Salvo D'Acquisto, è stata quella di svolgere un’azione preventiva volta ad aumentare la consapevolezza nei giovani dei comportamenti aggressivi e devianti e a dare loro possibilità di attuare diverse modalità di relazione.
Per raggiungere questi obiettivi, dopo alcuni incontri preliminari tra Polizia Municipale, Dipartimento LASS, Centro Giovani Montanara e la dirigente dell’istituto scolastico “Salvo D’Acquisto, è stato attivato un progetto di ricerca e intervento strutturato in 4 incontri della durata di due ore con tutte le classi seconde e terze della scuola media.
Questi incontri, come ha sottolineato Tiziana Mancini, docente del Dipartimento di Lettere Arti storia e Società dell’Università degli Studi di Parma, sono stati preceduti dalla somministrazione di un questionario strutturato messo a punto dall’equipe del Dipartimento LASS, finalizzato a rilevare la percezione dei comportamenti dei giovani nonché l’atteggiamento dei ragazzi e delle ragazze nei confronti delle regole e delle leggi.
Lo stesso questionario è stato riproposto a conclusione degli interventi per rilevare se, a seguito di questi ultimi, ci fossero stati cambiamenti nelle percezioni degli studenti.
Per quanto riguarda gli interventi, il primo, orientato ad un approfondimento degli aspetti psicosociali coinvolti nelle relazioni tra pari ed in particolare in quelle aggressive, è stato condotto dall’equipe del Dipartimento LASS.
I successivi tre incontri sono stati attuati dalla Polizia Municipale attraverso delle lezioni mirate, consistenti in 4 ore frontali e 2 ore pratiche presso il Centro Giovani, durante le quali sono stati affrontati tutti i temi della legalità intesa nel senso più ampio del termine.
Partendo dall’analisi dei diritti e doveri espressi dalla Costituzione Italiana, attraverso un dialogo costruttivo con i ragazzi, ci si è addentrati sulle tematiche del rispetto dell’individuo, della libertà personale, fino ad arrivare a trattare i fenomeni del bullismo, cyberbulismo e reati ad essi collegati.
“Rientra tra le nostre attività – ha specificato Gaetano Noè, comandante del Corpo della Polizia Municipale del Comune di Parma – l'elaborazione di interventi per contrastare fenomeni di bullismo e la partecipazione a progetti educativi che riguardino i giovani”.
“Il valore aggiunto di questo progetto di rete – ha aggiunto il commissario di Polizia Municipale Emma Monguidi – è avere costruito una comunicazione fluida tra i vari attori, con la possibilità di scambiarsi agevolmente informazioni e agevolare per questo gli aiuti concreti verso i ragazzi”.
Luca Oppici, educatore del Centro Giovani Montanara, e Ilaria Pezziga, agente di Polizia Municipale hanno fattivamente lavorato a contatto con i ragazzi per tutta la durata del progetto: “la positività di questo percorso – hanno detto – è stato stabilire un contatto vero con i ragazzi, mettendo il mondo degli adulti in ascolto dei loro bisogni. E' stato molto importante affrontare le tematiche della responsabilità personale e delle regole per costruire il significato delle quali è basilare entrare in forte empatia con gli altri e capire cosa comporta ogni scelta fatta quotidianamente”.
I principali risultati ottenuti sono stati condivisi con i ragazzi delle terze medie e con gli insegnanti della scuola, attraverso due incontri appositamente organizzati a scuola. Un report conclusivo è stato infine redatto a cura del Dipartimento LASS.
Gli stessi ragazzi e ragazze hanno dichiarato che gli incontri del progetto “Fuori Classe” hanno permesso loro di migliorare la conoscenza delle leggi, capirne la loro funzione di tutela, prendere maggiore consapevolezza delle proprie azioni e delle loro conseguenze e ad assumersene maggiormente la responsabilità.
Durante le attività pratiche i ragazzi sono entrati in contatto con gli agenti di Polizia Municipale di zona creando maggior prossimità degli alunni ad ulteriori soggetti istituzionali che concretamente operano sul territorio (vigili di quartiere e educatori del centro giovani) e che possono costituire punto di riferimento immediato e approdo sicuro con cui condividere le problematiche complesse del mondo adolescenziale.
Infine sono stati portati esempi di personalità famose del mondo dello sport che hanno subito situazioni di bullismo, esclusione o razzismo e sono state analizzate le scelte individuali di ciascuno di loro, sia positive che negative, per far capire ai ragazzi che si può sempre scegliere e cambiare la propria realtà.
A conclusione del progetto alcuni ragazzi hanno registrato un’intervista agli agenti della Polizia Municipale che hanno realizzato con le classi gli incontri presso la web radio del Centro Giovani Montanara: ‘Radio Officina’, http://radiofficina.it/fuoriclasse/