Workout Pasubio: si parte con il progetto vincitore
Saranno gli architetti di un gruppo torinese, Cristiana Catino, Ilaria Ariolfo, Andrea Alessio, e Davide Barreri, insieme al loro team di ingegneri, a redigere la progettazione esecutiva del comparto Workout Pasubio. Fotogallery
Sono loro, infatti, i vincitori del concorso indetto dall'assessorato ai lavori pubblici Comune per la “rigenerazione” dell'ex Manzini in via Palermo, che ha visto partecipare ben 41 gruppi di progettazione, di cui 5 sono arrivati alla seconda fase. Fra questi, appunto, l'ha spuntata il gruppo torinese.
Tutti i 41 progetti resteranno in mostra al Wo.Pa. fino al 16 dicembre, con apertura dalle 18 alle 20.
La premiazione è stata effettuata lunedì sera presso lo stesso Workout Pasubio, alla presenza del sindaco Federico Pizzarotti, dell'assessore Michele Alinovi e dell'intrea Giuria del concorso, formata da Andrea Mancini, Alfonso Femia, Luca Molinari, Pier Giorgio Giannelli, Ignacio Gravalos, con il coordinamento di Alessandro Tassi Carboni, Presidente Ordine degli Architetti Parma.
A seguito di un lungo percorso di approfondimento, iniziato due anni fa, l'Amministrazione ha deciso di andare verso il recupero funzionale ed edilizio della parte pubblica del complesso industriale dismesso già sede della ditta “Manzini”, poi del “Centro Studi e Archivio della Comunicazione” (CSAC) comunemente detto “Padiglione Nervi”. Si è andati, così, verso la ridestinazione dell’Ambito 2 - Ex CSAC (“Padiglione Nervi”) a centro socio-culturale, situato nella prima periferia della città, a nord della linea ferroviaria e all’interno del quartiere San Leonardo dentro il perimetro del Programma di Riqualificazione Urbana denominato “Comparto Pasubio”.
“E' un nuovo passo in avanti di un percorso avviato due anni fa – ha esordito Alessandro Tassi Carboni – frutto di un processo partecipativo con 150 cittadini, che ha definito praticamente la tipologia della committenza per il concorso, che, per come è stato organizzato, peraltro ha ottenuto 9 stelle su 10 previste per queste iniziative. Sono stati stanziati 20.000 euro che saranno assegnati come rimborso spese ai quattro finalisti (5.000 euro ciascuno), mentre il vincitore progetterà l'intervento di rigenerazione, per il quale è prevista una spesa di 4.300.000 euro”.
“E' stato un bel percorso – è l'opinione espressa da Federico Pizzarotti, frutto di un processo non banale, che ha visto raccogliere e valorizzare le suggestioni uscite dai cittadini e dalla nuova vita di questo spazio. Nel 2017 comincerà la rinascita di questo luogo, finalmente nostro dopo l'approvazione della variante urbanistica Pasubio in Consiglio Comunale, con benefici certi per l'intero quartiere”.
Pensiero questo condiviso dall'assessore Michele Alinovi: “Giuria autorevole, progetto non banale, programma complesso – ha affermato Alinovi – sono gli ingredienti di un percorso all'insegna della trasparenza. Il progetto vincitore ha rispettato appieno l'identità del luogo e le destinazioni individuate dal committente. Con oltre 2 milioni messi a disposizione dalla Regione possiamo dare avvio ai lavori in tempi ragionevolmente rapidi, e lo faremo senza mai interrompere l'attività del Wo.Pa, perché mantenere le luci accese significa dare continuità al presidio del quartiere”.
Il progetto, in stretta relazione agli esiti del processo partecipativo svolto nel novembre del 2014 denominato"Workout Pasubio", ha previsto il superamento del degrado dovuto al disuso e restituendo la struttura esistente quale memoria di archeologia industriale in un contesto rinnovato. È stato perciò approvato uno studio di fattibilità dell’intervento denominato “Workout Pasubio – Distretto delle imprese creative e rigenerazione urbana – Progetto di riqualificazione ex CSAC”suddiviso in due stralci e sottoposto a bando di concorso, per un importo complessivo di € 4.300.000,00, cofinanziato per € 2.050.000,00 dalla Regione Emilia Romagna e per € 2.250.000,00 dall’Amministrazione Comunale.
L’Assessorato Lavori Pubblici – Pianificazione e Sviluppo del Territorio, ha deciso di bandire un concorso di progettazione per addivenire alla miglior proposta progettuale e successiva realizzazione della stessa, a luglio è stato approvato lo schema di bando del concorso che è articolato in due fasi: nella prima fase è stata richiesta ai concorrenti la presentazione di un’idea progettuale relativa all’edificio che diventerà di proprietà pubblica (ex Manzini) e le aree confinanti, identificati quale ambito minimo d’intervento, la seconda fase si è svolta tra 5 soggetti, individuati attraverso la valutazione delle proposte di idee presentate nella prima fase ed ammessi alla seconda, che hanno presentato alla Giunta un progetto preliminare. Lunedì 28 novembre 2016 è stata allestita e presentata la mostra di tutti i progetti pervenuti in prima e seconda fase e proclamato il vincitore del concorso al quale è stato affidato il progetto definitivo ed esecutivo dell’opera.
I principali contenuti individuati, alla luce del processo partecipativo del novembre 2014, risultano essere i seguenti. LABORATORIO DI RIGENERAZIONE DEL TERRITORIO (CULTURA). Esso contempla: l'osservatorio permanente sui processi e sulle dinamiche di trasformazione urbana e rigenerazione sostenibile del territorio (urbano, rurale, sociale, economico); il luogo d'incontro e di apertura alle riflessioni sistematiche sui cambiamenti del territorio nelle sue varie declinazioni urbane, sociali ed economiche; la promozione e creazione ed organizzazione di eventi generati dalle attività di lettura delle dinamiche urbane, sociali ed economiche; il coordinamento di eventi formativi generati all’interno del laboratorio o anche indotti e proposti da enti esterni; il monitoraggio di cambiamenti del territorio; attività espositiva come luogo di promozione di mostre legate ai temi sviluppati dal “Laboratorio”
DISTRETTO DELLE IMPRESE CREATIVE (LAVORO). Esso contempla: la gestione degli spazi mediante il principio di “cessione di spazio a favore di cessione di servizio”; promozione di spazi laboratoriali e di lavori innovativi contemporaneamente volti al proprio mestiere e al supporto delle attività promosse dal “Distretto”; l'incubatore di attività innovative inducendo la creazione di “artigiani digitali” affiancati da “artigiani analogici”; supporto formativo mediante creazione ed organizzazione di attività di tipo seminariale o corsi di approfondimento sulle dinamiche imprenditoriali innovative; co-working come modalità operativa fondata su criteri di rotazione per favorire la nascita e la crescita professionale;
ORGANIZZAZIONE E PROMOZIONE DI EVENTI (FORMAZIONE). Esso contempla: eventi come “prodotto culturale” derivato dalle attività promosse e ospitate all’interno del nuovo spazio sociale; attività e attrattiva di realtà economico-sociali innovative esterne capaci di fornire apporto costruttivo alle auspicate forme produttive di tipo inclusivo e socializzante; attività espositiva come luogo di promozione di mostre legate ai temi sviluppati dal “Laboratorio di analisi del territorio” e dell’attività volta dal “Distretto Creativo”; attività formativa mediante la costruzione e l’organizzazione di attività di tipo seminariale o corsi specialistici professionalizzanti;