L. 112/2016 Convegno a Palazzo del Governatore
L'Auditorium di Palazzo, gremito di operatori e addetti ai servizi, ha partecipato all'illustrazione del provvedimento ribattezzato “Dopo di Noi”.
Sostenere la domiciliarità, in una condizione di benessere, di piena di inclusione sociale e autonomia, anche nel momento in cui la persona con disabilità grave resta senza sostegno famigliare, in estrema sintesi, sono gli obiettivi del provvedimento L. 112/2016 cui è stato dedicato un momento di approfondimento presso Palazzo del Governatore.
L'Auditorium di Palazzo, gremito di operatori e addetti ai servizi, ha partecipato all'illustrazione del provvedimento ribattezzato “Dopo di Noi”.
La Legge 112/2016 ha istituito un apposito fondo destinato a chi si trovi ad affrontare un’esistenza senza famigliari o altri legami e opportunità per la costituzione di trust, nonché di vincoli di destinazione di beni immobili e mobili registrati. Il provvedimento di compone di 10 articoli riguarda, a livello nazionale, dai 100.000 di 150.000 soggetti.
L’appuntamento è stato organizzato dalla Fondazione Trustee, in collaborazione con Anmic, la più grande associazione italiana di tutela dei disabili, con il patrocinio di Comune di Parma, Azienda Usl e Ordine degli assistenti sociali dell’Emilia Romagna.
Il convegno stato aperto da Danilo Amadei, presidente dell'Associazione Trustee e dall'Assessore al Welfare del Comune di Parma Laura Rossi. L'Assessore ha ricordato come, per il nostro territorio, “non sia stata necessaria l'introduzione della Legge per sperimentare numerose azioni nella direzione di provvedere ad assicurare il benessere e l'autonomia di disabili soli, come il co-housing o la scuola di autonomia”.
L'analisi critica della Legge è passato anche dal commento del Presidente nazionale di Anmic, Nazaro Pagano che ha sottolineato che: “E' necessario che i fondi destinati all'inclusione totale della persona disabile siamo strutturali e vincolati”
Ad entrare nei dettagli delle opportunità offerte dal Trust sono stati Giuseppe Lepore, dell’associazione “Il Trust in Italia”, l’avvocato Domenico Sabia, dell’ufficio legislativo Anmic. Luigi Mazza, responsabile Servizi Sociosanitari-Disabili della Regione Emilia Romagna ha approfondito gli indirizzi regionali per l’applicazione della legge, mentre Annalisa Rolli, responsabile della Struttura Operativa Non Autosufficienza del Comune, ha parlato delle responsabilità locali a sostegno della domiciliarità.
Al termine dell'illustrazione delle norme il Consorzio Solidarietà Sociale ha mostrato una buona pratica, presa a modello di soluzione alloggiativa famigliare che è stata battezzata “Le case ritrovate” per lasciare le conclusioni a Pietro Stefanini, vicepresidente della Fondazione Trustee.