Sottopasso Ponte Romano, posa della prima pietra
Ponte Romano perno di un rinnovato sistema socio culturale: la cerimonia della posa della prima pietra del cantiere.
Il 2017 è un anno importante per Parma che compie 2.200 anni dalla sua fondazione in epoca Romana.
Il ponte romano collocato nel sottopasso tra via Mazzini, viale Toscanini, viale Mariotti ed il ponte di Mezzo costituisce uno degli esempi più importanti legati al periodo romano presenti a Parma.
L'Amministrazione ha approntato un progetto complessivo di riqualificazione dell'intero comparto che ruota attorno al Ponte Romano e del Ponte stesso per ridargli dignità e per inserire nuove funzioni all'interno degli spazi accessori al Ponte.
Questa mattina si è svolta la cerimonia della posa della prima pietra a cui hanno preso parte il sindaco, Federico Pizzarotti; l'assessore ai lavori pubblici, Michele Alinovi; Carlo Quintelli prorettore con delega all'Edilizia, infrastrutture e insediamento urbano, per l'Università di Parma, i tecnici del Comune, i progettisti architetto Antonio Maria Tedeschi di Tedeschi Studio Associato; il direttore dei lavori Luca Oddi ed i rappresentanti della ditta Allodi.
“La posa della prima pietra per il recupero degli spazi del Ponte Romano – ha sottolineato il sindaco Federico Pizzarotti – è un momento importata nella prospettiva di dare vita ad un nuovo spazio, un luogo vivo a disposizione della città grazie al coinvolgimento dell'Università di Parma. Sarà uno spazio rinnovato che valorizza uno degli elementi storici più antichi della città come il Ponte Romano, uno spazio vissuto anche dagli studenti, un nuovo collegamento tra piazza Ghiaia, San Quirino e galleria Polidoro”.
Il primo cittadino, a significare il momento, ha posto un bussolotto con una pergamena nelle fondamenta dei lavori che hanno preso avvio oggi.
La pergamena recita: “Sottopasso Ponte Romano. “Così si compie il primo atto di un corso nuovo della storia del ponte Romano. Una volta porta d'accesso alla vita operosa e vivace della città, poi reliquia dimenticata e silenziosa, infine simbolo di rinascita, con le prime luci del giorno che filtrano tra i suoi spazi”.
“La riqualificazione del sottopasso del Ponte Romano – ha spiegato l'assessore ai lavori pubblici Michele Alinovi – rappresenta un investimento importante pari a 1.780.000 euro. La fine dei lavori è prevista in autunno con l'obiettivo di rendere fruibile e vivibile uno spazio dimenticato che torna così a nuova vita. Si tratta di un simbolo del passato della città , un luogo che è stato luogo di scambio e commercio e che avrà un nuovo futuro con un hub studentesco importante grazie alla convenzione sottoscritta con l'Università di Parma”. L'assessore ha ringraziato tutti coloro che, a vario titolo, hanno concorso all'avvio del progetto.
Carlo Quintelli, prorettore con delega all'Edilizia, infrastrutture e insediamento urbano, per l'Università di Parma, ha parlato di un momento significativo nella ricorrenza dei 2.200 anni di fondazione della città di Parma.
“uello di oggi – ha rimarcato Carlo Quintelli – è un atto di rifondazione che rinnova l'atto originario nel cuore della città. Grazie a questo progetto, questo luogo sarà fruibile e tutti e nasce da+lla sinergia di azione tra Comune e Università degli Studi di Parma: qui ci sarà un laboratorio delle facoltà umanistiche sul tema della storia e della memoria che qui può trovare spunto di riferimento verso l'esterno”
La benedizione è stata impartita dal canonico della cattedrale, monsignor Alfredo Chierici.
Sono già partiti i lavori per la realizzazione della cosiddetta “Ghiaia Piccola” con l'abbassamento di borgo Romagnosi e la riqualificazione del sottopassaggio di via Mazzini con il ponte Romano.
Il progetto è stato redatto dallo studio di progettazione architettonica A.T.P. è stato approvato dalla Giunta Comunale e ha ottenuto il parere positivo della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggi.
L'intervento prevede un costo pari a 1.780.000 euro.
I lavori sono stati affidati alla società “Progetto Ghiaia”, in quanto si tratta di opere complementari al comparto già realizzato della Ghiaia.
Il progetto “Aemilia 187”, parte dallo studio di Fattibilità redatto nel maggio del 2014 e da quanto previsto nel Protocollo d'Intesa firmato dai diversi enti interessati nel 2014.
Il progetto prevede la creazione di un unico spazio pubblico museale all’aperto, incentrato sui reperti archeologici ritrovati durante gli scavi per i lavori della “Nuova Ghiaia”, di cui il Ponte Romano stesso costituisce “il reperto” per eccellenza, il recupero dei locali esistenti nella galleria del sottopasso e la loro gestione da parte dell’Università (con la chiusura delle due scale sul lato sud di Via Mazzini, di cui quella centrale rimane come pozzo di luce per i locali sottostanti), il recupero del percorso pedonale urbano intorno al Ponte Romano (con anche una possibile discesa al livello sottostante alla quota del torrente, con percorso sotto il ponte) e l’abbassamento di borgo Romagnosi fino alla quota di Piazza Ghiaia, volto a garantire, con un articolato sistema di spazi su diversi livelli, il collegamento pedonale con la “Ghiaia piccola” e il sistema commerciale della Galleria Polidoro, della Galleria sud di Via Mazzini e di tutto l’Oltretorrente, attraverso il Lungoparma.
L’abbassamento di borgo Romagnosi alla quota di Piazza Ghiaia e l’apertura in corrispondenza del Ponte Romano consentiranno pertanto la creazione di uno spazio urbano su più livelli (quota Piazza Ghiaia – Ponte Romano, quota Borgo Romagnosi, quota Galleria Polidoro, quota Via Mazzini, quota Viale Toscanini), connessi in un unico sistema destinato ad area mercatale e a luogo culturale, in forte sinergia con il tessuto circostante. I diversi livelli consentiranno un unico intervento di ricucitura del tessuto con i sistemi commerciali della Ghiaia, del Centro Storico e anche dell’Oltretorrente.
Il progetto “Aemilia 187” vedrà, quindi, sorgere un distretto socio-culturale e un hub studentesco, valorizzando i reperti archeologici a cominciare dal Ponte Romano, e che avrà l'obiettivo di rivitalizzare anche il comparto commerciale grazie al nuovo collegamento diretto che si realizza con l'apertura del sottopassaggio su via Romagnosi, che aveva perso ogni attrattiva ed era ridotta ad un parcheggio.