ISTITUZIONE / 21.04.17

Un nuovo busto in onore del Generale Dalla Chiesa

La cerimonia di scoprimento del busto in bronzo del Prefetto e Generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, nella piazza omonima, davanti alla stazione ferroviaria.

busto dalla chiesa w

Al momento hanno preso parte le massi autorità militari e civili della città, assieme alle associazioni combattentistiche e d'arma di Parma e provincia ed i rappresentanti di Rete Ferroviaria Italiana e di Cento Stazioni, con loro anche alcuni classi delle scuole di Parma.

Allo scoprimento del busto hanno presenziato il figlio del Generale, Nando Dalla Chiesa; il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti; il prefetto di Parma, Giuseppe Forlani, il presidente della Provincia, Filippo Fritelli, il prefetto Vincenzo Panico, Commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso e presidente del Comitato di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso; l'onorevole Giuseppe Romanini, il vice comandante della Legione dei Carabinieri dell'Emilia Romagna, Guido De Masi e il generale Claudio Rosignoli ispettore regionale Associazione Nazionale Carabinieri.

“E' per me un onore – ha detto il sindaco, Federico Pizzarotti - scoprire il busto dedicato al Prefetto e Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa quale esempio di un uomo che ha fatto tanto per la sua Patria . E' un onore che voglio condividere con i cittadini di Parma e con i famigliari nella consapevolezza del ruolo di un uomo che dovrebbe essere fonte quotidiana di ispirazione per tutti noi”.

Il prefetto, Giuseppe Forlani, ha ricordato in modo accorato la figura del Prefetto e Generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa. “Oggi è un giorno speciale – ha rimarcato il prefetto Giuseppe Forlani – per me che ho avuto l'onore di conoscere il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Il busto a lui dedicato vuole essere un omaggio, un segno permanente per ricordarlo come carabiniere e come Prefetto di Palermo, come esempio assoluto di cultura della legalità ed i suoi insegnamenti sempre attuali”

L'opera è stata donata al Comune di Parma dalla sezione di Parma dell'Associazione Nazionale Carabinieri ed è stata realizzata con il contributo dell'Unione Parmense degli Industriali di Parma e della Fondazione Cariparma e della Fondazione Monte Parma.

Il busto è stato creato in fusione bronzea dalla scultrice parmigiana Jucci Ugolotti, artista che opera nel mondo dell'arte sin dagli anni giovanili, impegnata in varie discipline artistiche, ha approfondito i propri studi a Brera ed è stata allieva di Marino Marini e Alik Cavaliere. Alla scultrice è stata conferita nel 1995 dal Ministero dei Beni Culturali la prestigiosa onorificenza di “Accademico” di Belle Arti e, sempre per meriti artistici, ha ricevuto nel 1996 il Premio Sant'Ilario di Parma, nel 2012, alla Triennale di Roma ha ottenuto il “Big Award dell'arte contemporanea”. Il busto è dedicato al Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, già Prefetto di Parlemo e Generale dei Carabinieri, caduto nel campoluogo siciliano in un agguato organizzato da Cosa Nostra, poco mesi dopo alla sua nomina a Prefetto. Fu un agguato proditorio dove perse la vita anche la consorte del Generale, Emanuela Setti Carraro, e l'agente della Polizia di Stato, Domenico Russo.

La storia del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, nato le 1920 nel cuneese, è quella di un uomo da sempre impegnato nella difesa del diritto e della libertà personale. Fu al comando della Tenenza Carabinieri di San Benedetto del Tronto fino al settembre 1943, quando, dopo l'armistizio dell'8 settembre, si unì alla lotta Partigiana come responsabile delle trasmissioni radio di informazioni clandestine per gli alleati.

Fu insignito di una medaglia d'argento al valore militare al termine del conflitto. Da Ufficiale Superiore operò a Roma, Torino, Milano e in Sicilia quale comandante della Legione di Palermo. Promosso Generale, assunse tra gli altri incarichi di coordinatore del servizio di sicurezza degli Istituti di Pena e quello di coordinamento e cooperazione tra le forze di Polizia nella lotta al terrorismo. In tale veste conseguì notevoli successi operativi ed arrestò alcuni capi storici delle Brigate Rosse e contribuì a debellare il fenomeno del terrorismo di matrice politica in Italia.

Nel 1982, assunse la carica di Vice Comandante Generale dell'Arma, si trattò di un breve incarico, poiché nel medesimo anno venne nominato Prefetto di Palermo. La sua redazione di una prima mappa di “Cosa Nostra” consentì alla Magistratura palermitana di emettere 87 mandati di cattura carico di mafiosi e di avviare indagini su contributi pubblici e patrimoni illeciti.

A questa sfida reagì la Mafia, nella sera del 3 settembre 1982, quando l'auto del Prefetto Dalla Chiesa con al fianco la seconda moglie venne affiancata dai killer di Cosa Nostra, Antonino Madonia e Calogero Ganci, che fecero fuoco freddano il Generale, la moglie l'agente di scorta.

Al momento dello scoprimento del busto dedicato al Prefetto, Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, viene data lettura della motivazione della Medaglia d'oro al Valore civile: “Già strenuo combattente, quale altissimo ufficiale dell'Arma dei Carabinieri, della Criminalità organizzata, assumeva anche l'incarico, come Prefetto delle Repubblica, di respingere la sfida lanciata allo Stato democratico dalle organizzazioni mafiose, costituenti una gravissima minaccia per il Paese. Barbaramente trucidato in una vile e proditorio agguato, tesogli con efferata ferocia, sublimava con il proprio sacrificio una vita dedicata, con eccelso senso del dovere, al servizio delle istituzioni, vittima dell'odio implacabile e della violenza di quanti voleva combattere”.

Il cappellano militare della Legione Carabinieri Emilia Romagna, don Giuseppe Grigolon, ha proceduto alla benedizione dell'opera dopo un momento di raccoglimento in cui sono stati ricordati tutti coloro che si sono sacrificati nella guerra di liberazione ed in ricordo delle vittime innocenti delle mafie e di dei caduti nell'adempimento del dovere.