Gola Gola Festival, Le vie del cibo
"Le vie del cibo: per un mondo a fame zero", venerdì 2 giugno, nell'ambito del Gola Gola Festival.
Parma Città Creativa UNESCO della Gastronomia per un mondo a fame zero e per lo sviluppo sostenibile.
Tre organizzazioni per lo sviluppo sostenibile si confrontano al Gola Gola Festival.
Venerdì 2 giugno dalle ore 21.10 alle ore 22.30 in borgo Fornovo a Parma si terrà “Le vie del cibo: per un mondo a fame zero”, iniziativa cui prenderanno parte il World Food Programme (WFP) Italia, l’Alleanza italiana per lo Sviluppo sostenibile (ASviS) e Parmaalimenta. Ne parleranno Tiziana dell’Orto, direttore generale di WFP Italia, Enrico Giovannini, portavoce ASviS, e Silvia Marchelli, presidente di Parmaalimenta.
L’evento è frutto di una partnership biennale tra il World Food Programme Italia, Unesco Parma City of Gastronomy e il Comitato Gola Gola Festival che trova nel tema della sicurezza alimentare e del diritto al cibo per tutti, elementi cardine e di condivisione forte e strategico fra le nostre organizzazioni. Per questo il WFP Italia ha patrocinato questa edizione del Gola Gola Festival.
Fame, spreco e povertà sono temi ancor troppo attuali e Parma, Città Creativa UNESCO per la Gastronomia, ha la responsabilità di occuparsi e contribuire alla risoluzione di questi tre paradossi che attanagliano il XXI secolo tanto da essere riconosciuti come il dilemma centrale dell’ultima esposizione universale.
Parmaalimenta, l’Asvis ed il WFP Italia si prefiggono l’obiettivo di contribuire allo sviluppo sostenibile a livello locale e globale. Ma cosa si intende, oggi, per sviluppo sostenibile? Stando alla definizione della Commissione mondiale per l'ambiente e lo sviluppo: "Per sviluppo sostenibile si intende uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri".
“Pertanto – spiega Gabriele Righi, Dirigente del Comune di Parma (Servizio Promozione del Territorio e Progetto UNESCO) – risulta essenziale promuovere lo sviluppo di una nuova governance urbana capace di favorire congiuntamente crescita economica, inclusione sociale e tutela dell’ambiente. EXPO 2015 ci ha lasciato diverse eredità, sintetizzate dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite che propone 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile da raggiungere entro il 2030.”
A tal proposito la presenza del Prof. Giovannini riveste un alto significato valoriale, in quanto l’organizzazione, di cui si fa portavoce, ha il compito di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti degli obiettivi contenuti nell’Agenda 2030. Questi ultimi spaziano dalla lotta alla povertà, a una buona istruzione e sanità per tutti, a nuovi modelli di produzione energetica e di consumo, al ripensamento delle città e dei suoi trasporti, alla progettazione di comunità e infrastrutture alternative a quelle viste finora, alla riduzione delle diseguaglianze, economiche ma anche di genere, alla protezione di flora e fauna terrestre e acquatica, alla promozione della pace e della giustizia del mondo, mirano a “dare un futuro alla vita e valore al futuro", come recita lo slogan dell’ASviS.
L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) è nata il 3 febbraio del 2016, su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma “Tor Vergata”, per far crescere nella società italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e per mobilitarla allo scopo di realizzare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. L’Alleanza riunisce attualmente oltre 160 tra le più importanti istituzioni e reti della società civile.
Il World Food Programme è la più grande agenzia umanitaria del mondo, finanziata al 100% su base volontaria, la cui missione fondamentale è di contrastare la fame a livello globale e conseguire il secondo Obiettivo di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030: un mondo a Fame Zero. Nata nel 1961, la WFP porta cibo e assistenza alle popolazioni colpite da calamità naturali, conflitti e a tutti coloro che sono in condizioni di emergenza o di estrema povertà. WFP Italia ha il compito di informare e sensibilizzare le Istituzioni, le aziende e tutti i cittadini italiani a sostenere le attività del WFP sviluppando azioni di Responsabilità Sociale con le aziende e Campagne di raccolta fondi rivolte a tutti i cittadini.
Acquistando la Gola Gola Card! del Festival per esempio si contribuisce a sostenere il Progamma Pasti a Scuola del World Food Programme, che permette ogni anno di portare cibo e istruzione a 20 milioni di bambini in 62 Paesi fra i più poveri del mondo.
L’Associazione ParmaAlimenta, costituita nel 2004, si dedica alla cooperazione decentrata condividendo le linee guida della cooperazione internazionale decentrata enunciate dalla Regione Emilia Romagna, dal Governo italiano e dall'Unione Europea, e considerando la collaborazione paritaria fra territori, la strategia principale attraverso la quale costruire rapporti equi, responsabili e pacifici e perseguire obiettivi di sviluppo comuni, per il superamento della povertà e della fame. Il principale progetto promosso da ParmaAlimenta è MAISON PARMA e riguarda un’azione di cooperazione decentrata per lo sviluppo e l’implementazione di una piattaforma agroalimentare situata nella zona nord di Bujumbura (Burundi).
Il centro/piattaforma di Bujumbura intende fornire una risposta concreta ai numerosi problemi vissuti quotidianamente dai produttori tra cui la mancanza di input agricoli, la mancanza di mercati di smaltimento, i prezzi non remunerativi, le perdite post raccolta, le conoscenze limitate per quanto riguarda le tecniche di trasformazione.
Parma nel 2015 è stata nominata dall’Unesco Città Creativa per la Gastronomia per valorizzare non solo l’eccellenza agroalimentare del territorio nel mondo, fortemente rappresentativa del made in Italy, ma anche per migliorare l’accesso alla vita culturale attraverso il rispetto della sicurezza alimentare e lo sviluppo di sistemi alimentari sostenibili mediante un’organizzazione urbana adeguata.
Enrico Giovannini è un economista e statistico. Dal gennaio 2001 al luglio 2009 è stato Chief Statistician e Director of the Statistics Directorate dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) di Parigi. Dal 2002 è professore ordinario di Statistica Economica all’Università di Roma Tor Vergata. Dopo aver ricoperto la carica di Presidente dell’Istat, nel 2013 viene nominato Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali nel Governo Letta. È inoltre autore di numerosi articoli, pubblicazioni e libri, nonchè membro d'importanti Comitati nazionali ed internazionali. Dal 3 febbraio 2017 è Portavoce dell’ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.
Tiziana dell’Orto è Direttore Generale del World Food Programme Italia. Laureata in fisica, ha lavorato come ricercatrice presso il Politecnico di Losanna e operato per circa 15 anni nella consulenza sia come esperto valutatore di progetti per alcune Direzioni Generali della Commissione Europea, sia come manager di progetti finanziati dalla Commissione Europea per Istituzioni, Università e aziende tra cui Consorzio Roma Ricerche, Camera di Commercio di Roma, Sviluppo Italia. Dal 2002 al 2014 e’ stata Responsabile Private Fund Raising e Finanziamenti Europei dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, e in seguito responsabile di Major Donors a Legacy in Unicef e Responsabile del Fundraising del movimento politico Italia Unica.
Silvia Marchelli dal 1988 al 1994 lavora presso la Divisione di Malattie Infettive dell'ospedale di Parma e collabora all'attività ambulatoriale e di ricerca nel campo delle epatite virali e dell'infezione da HIV. Dal 1995 al 1997 è coordinatore sanitario e rappresentante in Burundi dell’ONG di Bologna G.V.C. (Gruppo Volontariato Civile). Svolge attività di emergenza nei quartieri periferici della capitale, in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) e con il WFP (World Food Programme). Organizza i primi soccorsi ai profughi e le distribuzioni di alimenti. Dal giugno 2004 ad oggi ha l'incarico di Presidente dell'associazione no profit "Parmaalimenta" che ha avviato, in Burundi, il Centro agroalimentare Maison Parma.