"Festa d'estate" per le famiglie dei detenuti
Laboratorio Gioco nella casa circondariale di Parma: tre giorni di festa per sostenere le politiche familiari anche per i figli e i parenti dei detenuti.
Festa d'estate per le famiglie dei detenuti con la presenza dell'assessore al welfare, Laura Rossi, e del vicesindaco, Marco Bosi, nell'ambito del progetto: “Laboratorio Gioco”.
Si sono chiusi oggi i tre giorni di festa che hanno visto protagoniste le famiglie dei detenuti del penitenziario di Parma. Anche quest’anno l’associazione per Ricominciare e i suoi volontari hanno permesso l’incontro all’interno del carcere di via Burla tra i detenuti e i loro familiari.
Per un giorno i detenuti hanno potuto trascorre qualche ora con i loro bambini al di fuori della saletta riservata agli incontri in un clima più disteso soprattutto per i più piccoli che, grazie a momenti ricreativi organizzati dai volontari, hanno vissuto appieno il clima di festa insieme anche ai loro papà.
Il rinfresco è stato preparato dai detenuti che durante l’anno hanno frequentato il corso di cucina e hanno potuto realizzare con l’aiuto dei volontari piatti tipici dei loro paesi d’origine.
Le famiglie coinvolte sono state circa 60. Il Comune di Parma sostiene da anni il progetto “Laboratorio Gioco” che si inserisce, così come i Laboratori Famiglia, nella strategia dell’amministrazione a supporto delle politiche familiari anche per le famiglie dei carcerati.
Il Comune di Parma, sostenendo quindi la logica delle pari opportunità, nella consapevolezza che la promozione della famiglia debba essere sempre perseguita anche quando la stessa debba essere aiutata nei momenti di dolorosa separazione (il carcere), ha ritenuto di attivare nel 2010 il progetto sperimentale denominato Laboratorio Gioco che, partendo dalla tutela del minore, si è dimostrato negli anni, capace di contribuire in maniera significativa a migliorare le relazioni all’interno delle famiglie che hanno un componente sottoposto a regime di detenzione.
Sono circa 5.500 gli accessi che il progetto riesce a garantire all’anno.
Cos’è il Laboratorio Gioco
Per le sue peculiarità – luogo e famiglie coinvolte – questo progetto è stato possibile solo a fronte della stretta collaborazione e sinergia tra il Comune di Parma, gli Istituti Penitenziari di Parma (Ministero di Grazia e Giustizia), e l’Associazione Volontari Penitenziari “Per Ricominciare”, che operano da anni all’interno dell’Istituto, con l’intento di continuare a sviluppare un percorso di conoscenza, esperienza, crescita, scoperta, del valore dell’amicizia, della solidarietà, dell’accoglienza, attraverso l’ascolto, la narrazione e il gioco.
Grazie al singolare e costante contributo dell’Associazione Assistenti Volontari Penitenziari “Per Ricominciare” si garantiscono durante tutto l’anno momenti di intrattenimento e socializzazione attraverso appunto il gioco, mettendo a disposizione delle famiglie che si sono presentate in visita presso l’Istituto con il loro figli, spazi attrezzati e la consulenza di educatori professionali, di psicologi, e con l’apporto importante anche di giovani volontari e di stagisti che svolgono in questa struttura un periodo di tirocinio.
Le attività vengono svolte all’interno degli Istituti Penitenziari di Parma, sia al chiuso che all’aperto, negli spazi e nelle aree cortilizie individuati e messi a disposizione dalla Direzione degli Istituti Penitenziari di Parma.
Dopo un momento di benvenuto da parte degli operatori ai genitori, i bambini sono accolti e possono trattenersi negli spazi del Laboratorio Gioco, resi il più possibile allegri e accoglienti, prima e dopo l’incontro con il parente detenuto. In questo modo viene alleggerita soprattutto per i più piccoli la tensione di trovarsi all’interno della struttura carceraria.
Mentre le madri infatti sono a colloquio con i detenuti (si tratta di un carcere maschile), i bambini vengono affidati al laboratorio, pur restando liberi di recarsi dai genitori ogni volta che vogliono. Lo spazio del Laboratorio Gioco non è, nell’ordinario, aperto ai detenuti.
Nel laboratorio vengono svolte attività ricreative di vario tipo che, generalmente, ruotano ogni mese intorno ad un filo conduttore diverso.
Ogni bambino è incoraggiato a socializzare, ad esprimersi e viene aiutato a sviluppare la propria creatività con lavoretti con materiale esclusivamente di riciclo.
I bambini e i preadolescenti condividono momenti ludici, leggono storie, partecipano a laboratori creativi e socializzano.
Nello specifico, le attività di intrattenimento e ludiche previste sono differenziate in rapporto alle fasce d’età dei bambini:
- per la fascia 3-6 anni l’utilizzo di giochi (quali materassi, pastelli, giocattoli, puzzle, ecc.);
- per la fascia 7-14 anni giochi di relazione.
Le attività si avvalgono della presenza di educatori professionali, dell’apporto di giovani volontari e della preziosa collaborazione della Polizia Penitenziaria.
La buona relazione costruita e maturata nel tempo con gli Agenti di Polizia Penitenziaria che collaborano con gli operatori, ha innescato un circolo virtuoso nella gestione dello spazio, incrementando in modo significativo le possibilità di accesso dei bambini al Laboratorio.
Non sono mancati in questi anni occasioni ormai consolidate quali la Festa del Papà, la Festa del Natale e la Festa d’Estate, quali momenti di attività coordinata e proficua in cui i bambini, felici, fanno la spola fra il tavolino dove chiacchierano mamma e papà, il tavolo allestito con dolci e stuzzichini e l’angolo dove i volontari hanno preparato giochi e colori, in un’atmosfera che assume quasi il sapore della normalità. Agli occhi di chi sensibilmente osserva, appaiono semplici famiglie che si ritrovano e finalmente si possono ri-abbracciare in un ambiente in cui le sbarre alle finestre, opportunamente nascoste con fogli di carta colorata e addobbata a tema, sembrano non esserci!