AMBIENTE / 01.12.17

Forum al WoPa Parma Futuro Smart

Meeting per progettare una città umanizzata.

wopafront

Il Forum “Parma Futuro Smart. Progettare città smart e resilienti per tutti” è stato aperto dal Sindaco Federico Pizzarotti. “Entriamo in un progetto che utilizza intelligenze, che raccoglie dati e li mette a sistema. Se i cinque anni della passata Amministrazione hanno avuto come focus centrale i rifiuti, il progetto, per i prossimi cinque, riguarda la mobilità. In termini di scelte, di aspetti delle nuove tecnologie, guardando alle realtà europee di città Smart penseremo a come muovere la Parma del futuro. Se il know how in materia di rifiuti che abbiamo posto in essere viene ancora guardato in Italia e oltre come un modello, lo scenario su cui lavoreremo sarà un modello che riguardi gli spostamenti dei cittadini: casa-lavoro, casa-scuola, tempo libero, sempre con un occhio attento all’ambiente”.

Questo l’impegno del Sindaco all’inizio di un Forum che è stato momento di confronto allargato, un brainstorming di idee e buone pratiche  e di approfondimento. Partendo  dalle esperienze locali e con una visione europea, si sono confrontati al Wopa attori pubblici e privati della sfida Smart di Parma.

L’assessora alle Politiche di Sostenibilità Ambientale del Comune di Parma Tiziana Benassi ha presentato così il programma dell’iniziativa.“Il Wopa che accoglie il meeting è una metafora di questo appuntamento. E’ un luogo eclettico, di scambio, capace di rinnovarsi e aperto alle richieste della città.  Il titolo Parma Futuro Smart porta con sé l’orgoglio di appartenenza ad un territorio ricco di tradizioni forti ed eccellenti e la promessa di innovazione nel suo solco. Tradizione e innovazione che si sostengono a vicenda sono la cifra peculiare di Parma. Le aziende del nostro territorio, la loro attività, il loro successo lo testimoniano. Il brand che a Parma nel mondo richiama la cucina, il buon e il saper vivere. Parma Smart vuol dire un’innovazione intelligente che è anche sociale, territoriale e connessa ai luoghi. Oltre agli aspetti concreti, alle nuove tecnologie, stiamo immaginando una città umanizzata che non ha paura di mostrare le proprie emozioni e un ambito urbano di benessere e vivibilità”.

L’assessora Ines Seletti con delega al Servizio informatica e Innovazione tecnologica ha voluto sottolineare come si possa parlare già di “Parma presente Smart” perché nella direzione dell’innovazione digitale, anche grazie a chi l’ha preceduta, negli ultimi anni gli sforzi e i risultati siano già stati di largo respiro. Anche in futuro, naturalmente e necessariamente, gli ambiti di ambiente e innovazione tecnologica saranno interattivi e connessi”.  Ha detto, prima dare il via al fitto programma di contributi che ha visto, uno dopo l’altro, rappresentanti di aziende del nostro territorio illustrare i cambiamenti che la sfida Smart ha apportato nelle loro realtà.

Davide Stocchi  business travel e rental Car management di Barilla ha raccontato di come nell’ultimo triennio la flotta di auto aziendali abbia sostituito i veicoli con mezzi ibridi elettrici e di come lo smart working (il telelavoro) abbia coinvolto circa 400 dipendenti con un risparmio di 345.700 km risparmiati e con una conseguente riduzione (stimata nel 40%) di emissioni in atmosfera di CO2.

Alessandro Berzolla Chief Operations Officer del gruppo Dallara ha illustrato come ill raffrescamento degli impianti informatici sfrutti l’aria delle colline di Varano, Davide Bollati fondatore di Davines Spa ha annunciato l’imminente piantumazione di un km verde sull’autostrada che fronteggerà i nuovi impianti dell’azienda (dal 2006, Davines, utilizza nei propri stabilimenti ed uffici energia elettrica proveniente da risorse naturali rinnovabili), Simona Torre di Docomo Digital ha raccontato l’evoluzione di un’azienda parmigiana nel giro di 17 anni è diventata un’importante multinazionale leader nel digitale. Un percorso che l’ha vista nascere a Parma, quando la parola “digitale” era innovazione assoluta ed ora la vede con una copertura mondiale nella diffusione di infotainment. La Docomo sostiene la crescita di start up nello stesso ambito, con un senso di restituzione di una storia legata alla città.  Sergio Duretti direttore dell’integrazione di Lepida Spa ha spiegato il progetto di un’azienda che sta portando avanti una nuova Via Emilia, una via Emilia completamente abilitata alle comunicazioni digitali. Un percorso che vede impegnati 5 miliardi e mezzo di euro nei prossimi anni per adeguare le città dell’Emilia agli standard europei. Alberto Broggi general manager di VisLab (gruppo di Ingegneria informatica in ambito Università di Parma ora spin-off acquisita da Ambarella della Silicon Valley) ha reso l’impatto che la guida automatica porterà a breve nelle città. “Occorrerà ripensare al loro aspetto, i semafori saranno eliminati come i parcheggi. Bisogna iniziare a pianificare mobilità e i cambiamenti nella vita delle persone che si troveranno a spostarsi grazie a veicoli condivisi che prenderanno decisioni in autonomia”. Infine Piero Pellizzaro, Project Assistant Manager per il Comune di Milano nel progetto sharingcities.eu (che vede coinvolti i comuni di Londra, Milano, Lisbona, Varsavia, Bordeaux e Burgas sul tema di valorizzare il cambiamento -climatico, sociale, culturale- negli spazi urbani) per costruire nuovi organismi urbani, interconessi e dialoganti, ha portato un contributo costruito sulla sua esperienza. “Milano è una città che ha attuato una visione, che vuole riaprire i Navigli, che crea sinergie territoriali, vuole creare occupazione e reti abilitanti. Non si è messa a pensare a cosa vuol dire Smart, ha voluto sostenere le reti, creare le possibilità per un cammino in una fase di transizione tra generazioni”.

A Conclusione della prima parte del Forum e prima dei tavoli tematici che si sono svolti nella seconda parte del pomeriggio e sulla stessa lunghezza d’onda del manager milanese il Direttore Generale del Comune di Parma, Marco Giorgi, ha illustrato la strategia del Comune di Parma.

“L’Ente deve trovare soluzioni, all’interno della normativa, per creare le condizioni favorevoli. L’istituzione deve essere il centro di una rete che raccolga energie, talenti e proposte in grado di farci diventare migliori. Questo meeting è un passo di un percorso. Un altro ci sarà il 4 Dicembre a Palazzo del Governatore dove l’appuntamento sarà con Parma Smart Benchmarking. In programma la stima delle nostre performance. Una riflessione sul come stiamo lavorando allargato a tutte le forze della società civile. Il cambio culturale deve essere fatto, però, a partire dall’interno dell’Ente. Se l’Ente capisce e applica il cambiamento lo potrà diffondere e agevolare per l’intero contesto. Migliorare le condizioni di attività, di vita di chi vive, studia e lavora a Parma è l’obiettivo e l’impegno verso una Parma Smart”.

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