Anilda Ibrahimi per "30 giorni in città per raccontare le donne"
Tappa nella letteratura delle migrazione per il programma delle Pari Opportunità.
I romanzi della scrittirce albanese Anilda Ibrahimi per la rassegna dell'assessorato Pari Opportunità "30 giorni in città per raccontare le donne".
Tappa nella letteratura per la rassegna dell'assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Parma che ha promosso un programma di "30 giorni in città per raccontare le donne". Introdotta dall'assessora Nicoletta Paci e promosso in collaborazione con il Forum Donne Indipendenti Parma Anilda Ibrahimi, scrittrice italo-albanese ha presentato i suoi romanzi, i suoi personaggi e il suo modo di raccontare le donne albanese in un affollato incontro presso la libreria Feltrinelli del Barilla Center.
"Nei miei libri racconto, in fondo, sempre la stessa storia. L'identità al femminile, le migrazioni, lo spaesamento e le lingue che non muoiono, anche se si mescolano. In Albania, quando ero piccola mi dicevano che una donna che legge viene ripudiata, che sarebbe stato meglio imparare a fare la pasta al filo piuttosto che stare sui libri. Mi portavano in cucina. Una stanza piena di nonne e zie, dove mentre si cucinava si raccontava. Passavano in rassegna tutte le donne della famiglia: quelle che c'erano e quelle che c'erano state. E' stato il mio laboratorio creativo". Ha detto, tra le altre cose, in una densa intervista la Ibrahimi, alla presidente del Forum Donne Indipendenti Marsida Guri e a Valbona Begaj che ha curato l'appuntamento.