Sicurezza stradale
L'impegno della Polizia Municipale nel 2017.
Il tema della sicurezza stradale è molto importante e anche la Polizia Municipale di Parma se ne occupa attraverso controlli e costante prevenzione.
I dati relativi all'attività svolta nel 2017 sono stati presentati, dall'assessore alla Sicurezza Cristiano Casa; da Marco Longagnani, Commissario della Polizia Municipale e dall'ispettore Maria Luce Arcadi.
“L'Amministrazione – ha spiegato l'assessore Casa – intende intervenire in modo mirato nelle strade dove si è verificato il maggior numero di incidenti come in strada Langhirano, via Emilia Ovest e via Emilia Est, attraverso interventi di carattere strutturale con il miglioramento dell'illuminazione, della segnaletica e la presenza di dossi. Accanto a questo, è previsto un aumento del presidio della Polizia Municipale con maggiori controlli. E' importante una maggiore responsabilizzazione da parte di tutti per prestare maggiore attenzione alla guida ed al rispetto dei limiti”.
Il Commissario Longagnani ha ricordato che diversi incidenti si verificano in tarda mattinata e nelle prime ore del pomeriggio e che “anche la stanchezza può incidere notevolmente, per cui è necessario prestare molta attenzione anche a questo aspetto”.
L'ispettore Maria Luce Arcadi ha fatto presente come siano in aumento i dati relativi ai conducenti colti in stato di ebrezza passati da 43 nel 2016 a 68 nel 2017; sono passate da 11 nel 2016 a 13 nel 2017 le persone fermate alla guida sotto effetto di sostanze stupefacenti. Inoltre sono state redatte 50 notizie di reato a seguito di gravi lesioni provocate nel corso di incidenti da parte dei soggetti coinvolti che si sono poi dati alla fuga.
La sicurezza stradale in Italia, come in altri Paesi, è un problema di ampie dimensioni. La stima preliminare dell’incidentalità stradale pubblicata da ISTAT nel dicembre scorso ha evidenziato, rispetto allo stesso periodo del 2016, una riduzione del numero di incidenti del 4% e di feriti del 5% ma, per converso, un allarmante incremento del numero dei morti del 7,5%.
A Parma i dati forniti dal Nucleo sicurezza stradale della Polizia Municipale rendono conto di aspetti interessati circa il numero di incidenti, sulla percentuale di mortalità, il sesso, la tipologia dei veicoli impiegato, l'età, le fasce orarie più critiche e le tipologie di infrazione, con un focus sull'utenza debole, cioè quelle infrazioni che incidono in modo particolare su coloro che hanno una ridotta capacità motoria.
Nel 2017 gli incidenti totali in area urbana sono stati 1.199 di cui 855 con feriti, 332 con soli danni materiali, mentre 12 sono stati di natura mortale.
La suddivisione per sesso delle persone coinvolte in incidenti rivela che gli uomini sono più a rischio delle donne con 1.181 conducenti maschi coinvolti a fronte di 546 conducenti femmine.
Per quanto riguarda la tipologia di veicolo impiegato ben 593 sono le autovetture coinvolte, 197 i velocipedi, 197 fra ciclomotori e motocicli, 109 i pedoni e 103 casi riguardano altre tipologie di veicoli (autocarri, autobus, ecc..).
In base all'età, la fascia da 25 a 49 anni rappresenta da sola il 49 % sul totale dei sinistri, seguita da quella tra 50 e 64 anni con il 21 %, più bassa la percentuale per i soggetti di età superiore ai 65 anni che rappresentano il 15%. Più attenta la fascia dei cosiddetti giovani o neopatentati, (tra 18 e 24 anni) con il 13%, seguita da quella fra i 15 e 17 anni (prime esperienze con ciclomotori e motocicli) con 1% così come la fascia dei minori di 15 anni che copre l’1%.
Le strade con maggiore incidentalità sono via Emilio Lepido con 32 incidenti, strada Langhirano con 29 incidenti, via Emilia Ovest con 28 incidenti, via Emilia Est con 22 incidenti, Via Cremonese con 19 incidenti, Via La Spezia e Viale Vittoria con 14 incidenti, Via Traversetolo, P.le Santa Croce, Via Colorno e Via Fleming con 13 incidenti, viale Mentana, Via Gramsci e Viale Fratti con enti, 11 incidenti, via Mantova e Strada Baganzola con 8 incidenti, Viale dei Mille con 5 incidenti.
L'attività della Polizia Municipale è orientata proprio a contrastare quei fattori o comportamenti che incidono negativamente sulla sicurezza con particolare riguardo all'eccesso di velocità ed al mancato rispetto delle norme di circolazione. L’incidente non è quasi mai frutto di una fatalità, ma è la conseguenza di un comportamento colposo. La velocità è in vetta alla classifica delle cause che maggiormente influisce sulla gravità dei sinistri. Come forma di contrasto nelle zone contrassegnate da maggiore incidentalità la Polizia Municipale, oltre all’impiego di strumentazione elettronica, ha posto in essere servizi di polizia stradale volti alla repressione di comportamenti scorretti per la sicurezza nella circolazione.
Nella casistica delle violazioni accertate per eccesso di velocità al primo posto abbiamo il superamento dei limiti di non oltre 10 km/h, al secondo posto il superamento dei limiti di oltre i 10 km/h ma non oltre i 40 km/h, inoltre, ci sono stati ci sono stati 121 casi di superamento dei limiti di 40 km/h ma non oltre i 60 km/h e 13 casi di superamento oltre i 60 km/h, con punte di velocità di oltre 130 km/h.
Le violazioni accertate legate al veicolo hanno riguardato per 536 casi l'assicurazione Rca, 1107 casi la revisione dei veicoli. Le violazioni legate alla persona: 953 casi per mancato uso delle cinture di sicurezza, 618 casi per uso di telefoni cellulari.
In tema di contrasto a comportamenti scorretti verso l'utenza debole come l'uso non autorizzato di spazi di sosta riservati ai disabili, l'occupazione delle piste ciclabili, la sosta sui marciapiedi, attraversamenti pedonali e sull’intersezione, l'attività è stata intensa con 4206 multe per sosta su marciapiedi, 854 per sosta negli spazi al servizio dei disabili, 506 per sosta su attraversamenti pedonali, 227 su piste ciclabili e 855 per sosta sull’intersezione o nei pressi della stessa. L’insieme dei dati raccolti confermano una certa “disattenzione o diseducazione” degli utenti della strada ed evidenziano come solo un costante e continuo impegno nei controlli, una attenzione a quelle che possono essere le migliorie o adeguamenti strutturali necessari oltre ad un’educazione generale nella condotta di guida, possono far sperare nell’inversione di tendenza per un ritorno a dati sempre più confortanti in tema di incidentalità.