Il Modulo Eco è arrivato in Via Mordacci
Grande festa nel quartiere Crocetta per l'inagurazione al Parco Testoni
Grande festa nel quartiere Crocetta per l’inaugurazione del Modulo Eco nel Parco Testoni di via Mordacci.
La realizzazione del Modulo Eco al Parco Davide Testoni è nata dall’incontro dell’Amministrazione Comunale e di Fondazione Cariparma, sostenitori economici e progettuali, con diverse associazioni. Primi fra tutti l’associazione Manifattura Urbana, che sono stati gli ideatori e i costruttori del modulo. Questi sono stati supportati da alcune associazioni e circoli del quartiere Crocetta e Pablo (Anspi Crocetta, Gruppo informale Amici di Davide e Andrea, Circolo Tulipano, Arci Toscanini, Gruppo Avis Crocetta).
A questo progetto hanno aderito anche il Centro Giovani Esprit del Comune di Parma, gestito dalla Cooperativa Eidè, e tante realtà che popolano la realtà di Parma: Istituto Comprensivo G Ferrari, La Paz Antirazzista, Uisp Sport per tutti, Il Cerchio Azzurro, Amicizie senza frontiere, FACE, AISM, Tuttimondi, Unità di Strada Ausl). La collocazione del Modulo Eco nel Parco Mordacci è parte essenziale del progetto di Comunità che vede tutti gli attori citati impegnati a rilanciare l’area verde come “Parco di Comunità”. Il modulo infatti costituisce un’opportunità di presidio e uno strumento per rigenerare, riqualificare e rilanciare la socialità e l’aggregazione in uno spazio pubblico che negli ultimi anni ha conosciuto situazioni di degrado. “Abbiamo sognato un Mordacci diverso tutti insieme” ha detto durante i discorsi inaugurali Elisa Maccari della Cooperativa Eidè, “siamo in un quartiere che ha antiche radici e una storia straordinaria, con la disponibilità di tutti il Modulo proseguirà qui, in modo eccezionale, la sua vocazione che guarda alla sostenibilità ambientale, all’intercultura e al dialogo intragenerazionale”. L’assessore Michele Alinovi, che ha ricordato la lunga attività in quartiere di Domenico Delbono e l’innesco del progetto che ha visto la partecipazione di Giovanni Marani si è detto sicuro che “questa avventura non fallirà perché porta le firme di tante associazioni, di tante realtà che faranno fiorire un giardino condiviso. E’ una nuova sfida che porta l’Eco Modulo alla periferia, periferia che deve avere attenzione e opportunità. Questo Modulo è una grande opportunità e al Mordacci avrà lo stesso successo che ha avuto in Piazzale della Pace” .
L’assessore alla Cultura Michele Guerra che ha inaugurato l’opera come una delle prime iniziative della rassegna “La città dei giovani” ha sottolineato come uno degli obbiettivi che si è data l’amministrazione in senso culturale sia quello di “ delocalizzare l’offerta e di rigenerare in senso culturale tutti gli spazi della città.” “ Il Modulo Eco” ha aggiunto “rappresenta fisicamente la metafora di forme di condivisione, qui avviene anche la rigenerazione del nostro tempo. E’ un luogo che dove capire cosa possiamo per la nostra città e per il nostro quartiere. Ringrazio tutti coloro che hanno messo le mani in questo edificio per farlo rivivere in questo parco al centro del quartiere Crocetta”.
Il Vicepresidente della Fondazione Cariparma Stefano Andreoli ha parlato di un “giorno di festa che sottolinea legami significativi, l’incontro tra associazioni, scuole. Istituzioni e realtà del terzo settore a cui la Fondazione è lieta di aver dato supporto”, mentre, Francesco Fulvi di Manifattura Urbana, in prima linea per la realizzazione del progetto è stato accolto da un lungo applauso.
“Ci sono stati studenti, cittadini, associazioni che hanno aiutato, da gennaio con condizioni atmosferiche sfavorevoli, Manifattura Urbana a ricostruire il Modulo. E’ un edificio che dimostra come si può stare bene senza inquinare, che pulserà di storie e di momenti non solo estemporanei, ma sarà un luogo quotidiano per chi abita qui e per la città. Remando tutti dalla stessa parte si riesce ad andare più lontano. Farlo col sorriso è più bello” ha detto alla folla che ha assistito all’inaugurazione e ha proseguito la giornata con musica e spuntini sul verde di Parco Testoni.
A conclusione dei discorsi inaugurali Don Nando Bonati della Parrocchia del Buon Pastore ha proposto un momento di preghiera. La parrocchia, fino a venti anni fa prima del suo spostamento in Largo Coen, celebrava Messa in un grande garage di fronte al Parco. Le piante che lo circondano sono state piantate dall’Avis Crocetta. Il Parco di Via Mordacci ha un’identità specifica in un quartiere densamente popolato. Il Modulo Eco è stato definito “2.0” poiché è stato edificato in un luogo con una lunga storia ma parla con la lingua del presente. Il modulo è concepito secondo le regole della bioedilizia, con struttura in legno e tecnologia a secco; non presenta un impianto di riscaldamento e l’energia elettrica è prodotta da pannelli fotovoltaici posti in copertura.
Il padiglione è stato costruito, per la prima volta, nell’autunno 2016 in Piazzale della Pace attraverso la tecnica dell’autocostruzione da studenti, tecnici e cittadini. È stato possibile realizzarlo grazie alla sponsorizzazione di aziende che hanno donato i materiali. Il Modulo, successivamente, è stato smontato e reinstallato nel Parco Testoni grazie all’impegno di cittadini, volontari giovani e adulti e studenti degli Istituti Bocchialini, Comprensivo G. Ferrari e Rondani e del Liceo Scientifico Bertolucci. Questa tappa del progetto si collega inoltre all’esito del Bilancio Partecipativo promosso lo scorso anno dal Comune di Parma, che ha visto la realizzazione di un’area cani su richiesta dei residenti e abitanti della zona. L’intenzione dei promotori è che il Modulo Eco contribuisca a fare vivere un luogo di aggregazione con rispetto e partecipazione.
Ciò avverrà sia attraverso un modello gestionale basato sulla corresponsabilità e la co-gestione che attraverso eventi estemporanei, rassegne, feste. Il modulo sarà utile perché favorirà attività che avranno una presenza continuativa e che potranno costituire riferimenti quotidiani per la comunità.
Oltre a offrire un punto di riferimento per il quartiere, il Modulo vuole continuare a essere, come nella riuscita esperienza di Piazzale della Pace, uno spazio aperto alla città. In questo spazio, gratuitamente, cittadini, associazioni e gruppi informali avranno la possibilità di incontrarsi, fare rete e divulgare tematiche legate alla sostenibilità ambientale e alla promozione culturale.