Podere Cinghio, il progetto di restauro e riuso
Dopo la Biblioteca il Bando delle Periferie si occupa del rustico abbandonato per un nuovo centro civico del Montanara: l'incontro pubblico di presentazione.
Secondo appuntamento per il Montanara con la presentazione di un progetto che andrà a modificare il luoghi di socializzazione del quartiere.
Dopo la nuova Biblioteca che sorgerà nell’ex Centro Giovani di Villa Ghidini sarà il rustico del Podere Cinghio a beneficiare del Bando Periferie del Ministero.
Due edifici rurali nel Parco del Cinghio, accanto ad un quartiere di nuova costruzione e agli Orti Sociali, dopo un intervento totalmente eco-sostenibile e a costo zero per il Comune (2 milioni di euro derivano, appunto dal Bando Periferie, e un milione e 300mila euro sono devoluti dall’impresa edile impegnata nel nuovo quartiere che sta sorgendo nelle vicinanze) andrà a costituire un nuovo Centro Civico.
La presentazione del piano di intervento è avvenuta in forma pubblica presso la sala conferenze del Distretto del Cinema.
“Lo spazio architettonico che presentiamo” ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici Michele Alinovi durante l’affollata serata “rappresenta il futuro. Un vecchio cascinale consentirà attività intragenerazionali sia al chiuso che all’aperto. Il nuovo edificio sarà in grado di accogliere sia le necessità di socializzazione dei frequentatori degli Orti Sociali, per i quali il fabbricato più piccolo diverrà una sorta di magazzino condiviso, che quelle delle associazioni e dei giovani che frequentavano Villa Ghidini”.
Due macrofunzioni che non escludono aperture ulteriori “Cerco sempre di mantenere i volumi e le destinazioni originarie degli edifici su cui interviene il nostro studio “ha spiegato l’Architetto Paolo Giandebiaggi curatore del progetto.
“I due edifici saranno uniti da una passerella pedonale con profilati di corten e da una piazza pavimentata con porticati aperta ad eventi sociali, didattici o anche mercatali. I 90 metri quadri di Villa Ghidini diventeranno 125 metri al primo piano del nuovo stabile. A piano terra una grande sala aperta accoglierà il Comitato anziani e una zona ristoro. A tutti i livelli, completamente accessibili per tutti, sale destinate a riunioni, eventi occasionali e spazi associativi con ingressi indipendenti. Riscaldamento e raffrescamento saranno ottenuti da una serra solare, i materiali utilizzati per il recupero sono riciclabili e a km zero. La nostra filosofia è che gli architetti non devono concludere i progetti, ma sono i fruitori che devono far vivere gli spazi”
Presente alla serata pubblica anche l’assessora al Welfare Laura Rossi che ha sottolineato come “la vicinanza agli Orti fa pensare che il nuovo edificio potrà essere il contenitore naturale del Comitato Anziani di quartiere. L’attività dei Comitati, che negli ultimi anni si stanno ripensando e ampliando, abbraccia proposte per il tempo libero e per evitare l’isolamento, l’organizzazione di iniziative socializzanti come di assistenza.
Non è relegata a confini prestabiliti. Avremo presto un nuovo contenitore attrattivo sicuramente per il quartiere e le realtà del terzo settore ci aiuteranno a viverlo al meglio e far sì che diventi un presidio prezioso per la sua comunità”.
Anche Michele Guerra, assessore alla Cultura, ha detto come “intragenerazionale sia la parola chiave di questo intervento architettonico. Ogni presidio socio-culturale racconta questa storia. Nei centri giovani i ragazzi passano tempo creativo con educatori di altra generazione.
Nel Distretto del Cinema universitari, coworkers e ricercatori condividono un tempo che per ognuno prende una destinazione diversa. La contaminazione tra vocazioni diverse è la chiave che produce la rigenerazione dei luoghi. La ristrutturazione di questi due rustici nel cuore del Parco del Cinghio, abbandonati da tempo, arricchirà l’offerta di un quartiere che ha già il vivace Centro Giovani Montanara, il Distretto del Cinema e la Biblioteca di Villa Ghidini. Un quartiere che per Parma è sempre più un modello”.