PARMA CITY OF GASTRONOMY UNESCO / 30.05.18

City of Gastronomy Festival

Sabato 2 e domenica 3 giugno saranno quarantotto ore per fare il giro del mondo tra sapori, saperi e cultura del cibo.

City of Gastronomy Festival

E’ stato presentato oggi in Sala di Rappresentanza del Comune di Parma alla presenza di Federico Pizzarotti sindaco del Comune di Parma, di Cristiano Casa assessore al Turismo, Commercio e Progetto Unesco, di Enrico Bergonzi presidente del Consorzio di Parma Quality Restaurant, di Maurizio Dodi presidente dell’associazione Parma Taste of Future, di Anita Ziliotti di ALMA, di Simona Caselli assessore all’agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia Romagna e di tanti protagonisti della filiera agroalimentare della città, l’evento City of Gastronomy Festival in programma sabato 2 giugno e domenica 3 giugno nella nostra città.

Saranno quarantotto ore per fare il giro del mondo tra sapori, saperi e cultura del cibo.

Parma lancia il primo City of Gastronomy Festival per celebrare una lunga tradizione che ha portato l’UNESCO a riconoscere alla petite capitale il titolo, prima in Italia, di Città creativa per la Gastronomia.

Con la regia dell’associazione Parma Taste of Future e il patrocinio del MiBact e del World Food Programme Italia, la creatività prende casa a Parma proprio nell’anno dedicato al cibo.

Il festival è realizzato con il contributo di Comune di Parma, Fondazione Parma Unesco Creative City of Gastronomy, Fondazione Monte Parma, Fondazione Cariparma, Camera di Commercio e dell’Apt per conto della Regione Emilia-Romagna.

A fare da main sponsor i grandi brand del territorio, da Barilla a Coppini, da Mutti a Parmalat a Rodolfi passando per gli storici consorzi del territorio, fra cui Prosciutto, Parmigiano Reggiano, Culatello, Coppa, Salame Felino, Vini colli di Parma. 

“Oggi facciamo un altro passo importante per l’immagine che vogliamo dare di Parma nel mondo.

Il modello Parma, preso da esempio a livello nazionale, è nato dalla costituzione di una rete tra pubblico e privato consolidatasi nel tempo, e ha portato alla creazione di un sistema territoriale che ha l’obiettivo di promuovere le nostre eccellenze enogastronomiche nel mondo. Un modello di saper fare esportabile e vincente.

Abbiamo l’intera rete delle filiere del gusto all’interno della cabina di regia che ci accompagnano in questa avventura. Portare Parma nel mondo e il mondo a Parma, ecco quello che intendiamo fare”, ha introdotto Federico Pizzarotti sindaco di Parma. 

Soddisfazione espressa dall’assessore al Commercio, Turismo e Progetto Unesco Cristiano Casa: “Il prossimo week end arriva il secondo grande appuntamento all’interno della programmazione della cabina di regia. Dopo il primo fuori salone Cibus Off che ha raccontato quella che Parma è oggi in ambito agroalimentare, arriva l’importante City of Gastronomy Festival dove Parma si presenta con le sue eccellenze aprendosi all’internazionalità, portando in città i sapori delle Città Creative per la Gastronomia Unesco.

Ospiti speciali saranno le Città Creative City of Gastronomy Unesco ambasciatrici del gusto, come la città ‘amica’ Alba, che è recentemente diventata Città Creativa UNESCO della Gastronomia in Italia e altri paesi stranieri ( Turchia, Spagna, Brasile, Norvegia). Un nuovo format che vede protagonista il cibo non solo come prodotto da gustare ma soprattutto come cultura, rappresentativo di una comunità.

Saranno molti i momenti di riflessione sul cibo con il Salotto del Festival, in cui i protagonisti del territorio si confronteranno con il pubblico in una serie di incontri tematici, per conoscere e interrogare il tempo della produzione e quello della creazione, che così in profondo permeano la Food Valley italian.

La realizzazione di questo evento vede il supporto e il contributo di tutti i protagonisti della cabina di regia e dell’intero territorio: i ristoranti, le gastronomie della città saranno protagoniste”.

Maurizio Dodi, presidente dell’Associazione Parma Taste of Future, ha evidenziato quanto lo slancio dato dalla cabina di regia e il riconoscimento come Città Creativa Unesco alla nostra città, abbia offerto un’opportunità unica per valorizzare e internazionalizzare i nostri prodotti portati nel mondo dai nostri chef del Consorzio Parma Quality Restaurants.

Alma ha risposto con grande entusiasmo all’evento. Parma centro culturale internazionale del cibo non può che essere in linea con il mandato della nostra scuola. ALMA è un membro della cabina di regia, nel Festival porteremo sia il cibo come cultura attraverso i racconti e i dibattiti sulla gastronomia, sia come esperienza attraverso gli showcooking degli chef stellati e dei nostri diplomati. Siamo fieri di appartenere ad un territorio che ha fatto, con la sua storia, cultura gastronomica”, ha evidenziato Anita Ziliotti. 

Agli chef di Parma Quality Resturants sono affidati i fornelli di altrettanti ristoranti pop up che, a pranzo e cena, offriranno piatti gustosi.

Il Consorzio Parma Quality Restaurants, in collaborazione con Chic - Charming Italian Chef che firma la regia degli eventi culinari- si coordinerà con gli chef stranieri: “Sarà ‘contaminazione’ la parola d’ordine nella creazioni dei piatti. Abbiamo chiesto agli chef stranieri di esprimersi liberamente e di raccontarci i loro sapori con un unico requisito, che nei loro piatti e nelle loro interpretazioni trovi posto un ingrediente parmense.

Questa è anche la sfida del nostro consorzio: certificare la cucina italiana nel mondo. World Food Programme Italia ha sposato la nostra iniziative e parte del ricavato dei nostri piatti andrà devoluto a loro. Ci stiamo impegnando affinché tutti i ristoratori diventino protagonisti”, ha spiegato Enrico Bergonzi, presidente di Parma Quality Restaurants e chef di Al Vedel di Colorno

Anche la Regione Emilia Romagna contribuisce concretamente alle due giornate con la sua presenza al Festival.

Simona Caselli, presente alla conferenza stampa, ha voluto confermare quanto “Parma sia un punto di riferimento sia per la metodologia di lavoro che ha costruito con il sistema Parma, sia per come ha saputo valorizzare le eccellenze agroalimentari a livello internazionale”.