SPORT /
03.08.18
Fabio, Michela e Sara. Il trio delle meraviglie
In Consiglio Comunale il Vice Sindaco Bosi ha premiato gli atleti parmigiani IV posto mondiale di sitting volley.
L’impresa straordinaria di un quarto posto mondiale, di una disciplina che ha pochi anni di frequentazione con i campionati iridati è stata celebrata tra premiazioni, applausi, doverosi ringraziamenti, tifo e commozione in una sala del Consiglio Comunale gremita. Il Vice Sindaco e Assessore allo Sport Marco Bosi ha voluto sottolineare la vicinanza della città di Parma a questo sport, alle società che l’hanno diffusa in città e agli atleti parmigiani che hanno portato la squadra azzurra al 4° gradino del podio nell’ultimo mondiale.
Le sitting pallavoliste ci hanno fatto gioire, emozionare, inorgoglire. Hanno partecipato alla spedizione dei miracoli, capace di ottenere più frutti di quanto perfino i più ottimisti potessero pronosticare. Il quarto posto italiano è stato la grande sorpresa del mondiale olandese e Parma le ha dedicato la Sala del Comune, onorando le sue atlete: Michela Magnani e Sara Desini e il vice allenatore Fabio Ormindelli.
Un’impresa che ha dello straordinario: risultati inferiori solo a Russia (1° posto), America (2°) e Cina (3°), squadre che questo sport lo masticano a livello professionistico, che ha stupito e commosso.
“Abbiamo voluto celebrare un risultato che i nostri atleti porteranno nel cuore tutta la vita, ma volevamo ringraziare anche chi diffonde questa cultura sportiva nella nostra città” ha detto il Vice Sindaco Bosi “C’è un tessuto a Parma che ha saputo farla crescere con impegno costante ed entusiasmo. L’obiettivo dell’amministrazione, delle società, dei tecnici e dei volontari è quello di diffondere sempre più una cultura di sport per tutti”.
Nel 1956 il sitting volley mise le sue prime radici proprio in Olanda, sede dell’ultimo mondiale. Il sitting è la cosiddetta pallavolo da seduti a terra, disciplina paralimpica che però in Italia, nell’arco dei campionati regionali e interregionali, può essere praticata, all’insegna dell’inclusione, anche da normodotati.
Nella nostra penisola il sitting è una novità assoluta, basti pensare che la nazionale femminile ha sulle spalle appena tre anni di attività.
A Parma la Punta Allo Zero mette le sue radici nel 2013, cullata dall’affetto della Polisportiva Gioco Parma, di Us ACLI e dell’ASD Energy Volley. Negli anni ha inanellato fior fior di risultati: ciliegine sulla torta, nella stagione corrente, la vittoria al campionato interregionale e il terzo posto nazionale.
Lo spettacolare decollo di Fabio, Michela e Sara altro non sono quindi che il coronamento di un percorso ricco di soddisfazioni.
Punta Allo Zero Gioco Parma ha promosso sul territorio il progetto Inclusitting che, proprio tramite la squadra di pallavolo parmigiana, di cui fanno parte, indistintamente, uomini e donne, normodotati e non, si propone di veicolare l’idea di uno sport all’insegna dell’inclusione. Il progetto (che deve la sua nascita alla Polisportiva Gioco Parma, all’Us ACLI e all’ASD Energy Volley) è arrivato e anche nelle scuole, grazie all’iniziativa “Giò torna a scuola” (forgiata dai volontari della Polisportiva Gioco)che ha fatto misurare i ragazzini delle medie con numerosi sport adattati. I ragazzini hanno potuto così vivere lo sport, e assaporare la vita, anche da un’altra affascinante prospettiva. Lo hanno raccontato Marco Tagliavini, presidente di Polisportiva Gioco Parma e Giovanni Marani responsabile del progetto.
Alla cerimonia presenti anche l’allenatore della nazionale Amauri Ribeiro ed Elva de Santis team manager della squadra, Cesare Gandolfi , Presidente Provinciale Fipav e il delegato provinciale Coni Antonio Bonetti.
Gli ultimi saluti di una manifestazione che ha visto i numerosi interventi condotti dal giornalista Andrea Del Bue, sono stati lasciati all'atleta Michela Magnani.
"Devo ringraziare il Comune per questa cerimonia, la mia famiglia e il mio compagno che non mi hanno mai lasciata sola. Se non si entra in una squadra non si è nessuno. Se non ci si sente soli si possono affrontare tutte le difficoltà. La nostra è stata una vittoria di sport e una vittoria della vita".