Un parco della città per Pierangela Venturini
L'avvocatessa fondatrice del Centro Antiviolenza di Parma.
Il parco cittadino compreso tra Strada Navetta e Via Balbi nel quartiere Montanara stamattina è stato intitolato, davanti ad un folto pubblico, dall’assessora alle Pari Opportunità del Comune di Parma Nicoletta Paci, a Pierangela Venturini, avvocatessa specializzata in diritto di famiglia, fondatrice del Centro antiviolenza di Parma, attiva nella difesa e nella tutela delle donne.
La cerimonia che ha visto la presenza delle autorità cittadine, dell’Ispettore Debora Veluti responsabile del Reparto Antiviolenza e Tutela Minori della Polizia Municipale di Parma, dell’ordine degli avvocati di Parma, del Centro Studi Movimenti e dei famigliari, ha offerto una lettura di diversi documenti dell’avvocatessa Venturini da parte dell’attrice Laura Cleri, che ha reso palese il pensiero e la lotta per i diritti delle donne che ha rappresentato la missione militante di tutta la sua vita.
L’intitolazione all’avvocata Venturini è una scelta di grande importanza poiché risponde alla volontà di ricordare una figura che ha dedicato energie e cura alla comunità cittadina e si è prodigata per migliorare e tutelare la condizione dei diritti a Parma. “Con una modalità di dialogo da donna a donna, da avvocatessa a donna, non per tutelare il coniuge più debole, ma per valorizzare le qualità delle donne” Ha ricordato Samuela Frigeri attuale Presidentessa del CAV di Parma che si è onorata di aver potuto imparare da lei e di continuare l’attività del Centro nel solco che l’avvocatessa Venturini ha tracciato.
Il tema della toponomastica femminile assume sempre più rilevanza per la valorizzazione della storia delle donne: strade, parchi, edifici pubblici intitolati a donne rendono meno distante la città dalla sua storia che include e considera fondamentale anche l’azione delle donne. “Ringrazio l’Amministrazione per aver fatto sì che mia madre possa essere ricordata in un parco” ha sottolineato Cecilia “un luogo di comunità, in una comunità dove l’esempio di Pierangela ispira ancora il percorso della città verso i diritti delle donne che vengono costantemente attaccati, ancora oggi, anche grazie alle avvocatesse che si sono formate alla scuola di mia madre”.
“Rendere evidente quelle donne, quelle persone che hanno fatto passi significativi è lo scopo delle intitolazioni” ha commentato Nicoletta Paci“Questo luogo testimonia da oggi un passo importante compiuto dalle donne di Parma. Sempre qui seguirà un’ ulterior intitolazione che renderà ancor più significativo questo parco”.
L’intitolazione è avvenuta grazie al lavoro della Commissione Consultiva di Toponomastica del Comune di Parma che si occupa della denominazione ex novo o del cambiamento di denominazioni di località, vie, piazze e vicoli del territorio comunale.
Pierangela Venturini (Parma 20 dicembre 1933 - 26 aprile 2007)
Avvocatessa, figlia di Paolo. Abbracciò la professione forense alla fine degli anni Cinquanta, quando il settore era predominio quasi esclusivo degli uomini e a Parma erano solo tre le donne avvocato. Iscritta all’Albo degli Avvocati di Parma dal 1960, partecipò a gruppi di studio e di ricerca sulla riforma del diritto di famiglia: si specializzò in questa materia, diventando un punto di riferimento sia a livello nazionale sia a Parma, dove la sua esperienza ha fatto scuola. Fu capace di proporre una visione del diritto in cui la differenza tra donne e uomini, e la considerazione delle loro diverse istanze, non scardina ma anzi rende efficace il principio dell’uguaglianza dei cittadini e delle cittadine di fronte alla legge. Protagonista di tante battaglie per la difesa dei diritti delle donne e dei minori, s’impegnò anche nella vita politica cittadina e, dal 1980 al 1990, fu consigliere comunale. Nel 1985 fu tra le fondatrici dell’Associazione Centro Antiviolenza di Parma per donne maltrattate o che hanno subito violenza e ne diventò Presidente. Il suo impegno per la difesa e l’affermazione dei diritti delle donne fu costante anche a livello nazionale: nel 1994 ha fondato l’Associazione Nazionale Forum Donne Giuriste ed ha fondato la sezione cittadina dell’Associazione Nazionale Forense. Sposò l’architetto Aurelio Cortesi: dall’unione nacquero due figlie, Isotta e Cecilia.
Fonte: Dizionario Biografico delle Parmigiane (a cura di F.Dalcò), Nuova Berti editrice, 2016.