ISTITUZIONE / 14.12.18

Legionella, in via di accertamento altri 5 casi a Parma

Proseguono gli interventi del Tavolo interistituzionale, in attesa dei risultati degli esami di conferma sui pazienti e delle analisi sui campioni ambientali. Quattro ricoverati all’Ospedale Maggiore in fase di dimissione o in condizioni cliniche stabili.

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Sono stati segnalati a Parma altri 5 casi di possibile legionellosi, per i quali sono ancora in corso gli accertamenti clinici. Si tratta di segnalazioni arrivate negli ultimi due giorni al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Azienda Usl di Parma. Anche per queste cinque nuove segnalazioni, si dovranno attendere gli esiti di tutti gli esami ulteriori, effettuati dal centro di riferimento regionale di Modena, per avere una conferma definitiva della diagnosi iniziale.

Salgono così a un totale di 19 i casi di sospetta legionellosi registrati a Parma nelle ultime settimane, per oltre la metà concentrati nella zona sud-est della città.

Per quattro dei nuovi casi si è reso necessario un ricovero all’Ospedale Maggiore, dove sono in fase di dimissione o in condizioni cliniche stabili.

Nelle scorse settimane il leggero aumento delle segnalazioni riscontrate in novembre, aveva alzato la soglia d’attenzione da parte delle Aziende sanitarie, Comune di Parma e Regione Emilia-Romagna, che hanno rafforzato la collaborazione per monitorare il fenomeno. All’indomani delle prime segnalazioni, il 6 dicembre questi Enti hanno riunito un Tavolo tecnico interistituzionale, dove si è deciso subito di iniziare gli interventi necessari per individuare le cause della diffusione: attività costante e capillare di monitoraggio; prelievi di campioni ambientali nella zona sud-est della città ai sistemi di raccolta e scarico delle acque, vasche di deposito, fossati, impianti di depurazione fumi (scrubber), torri di evaporazione, rete idrica pubblica; indagini epidemiologiche sulle persone malate e sulle loro relazioni abituali.

Il Tavolo interistituzionale è già stato costituito formalmente dalla Regione, includendo anche i laboratori di riferimento regionali di ARPAE, per le analisi ambientali, e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena per le analisi cliniche.

Si ricorda che questa diffusione di sospetta legionellosi a Parma avviene in un contesto nazionale e regionale in cui, nell’ultimo anno, si è osservato un aumento significativo dei casi, con picchi di segnalazioni superiori del 50% rispetto al 2017.

Si attendono ora i risultati dei prelievi ambientali e gli esiti degli ulteriori accertamenti sui pazienti per le conferme di diagnosi, che verranno valutati nel corso di un nuovo incontro a breve del Tavolo tecnico interistituzionale, mentre prosegue il coordinamento di tutti gli interventi necessari.

Consigli utili

Chi possiede impianti a rischio legionella, si ricorda che è tenuto a seguire alcune precauzioni ed effettuare tutti gli interventi di autocontrollo come previsto dalla normativa. Nelle abitazioni private è utile tenere alcune buone abitudini precauzionali, come far scorrere l’acqua molto calda dai rubinetti per alcuni minuti, mantenendosi distanti, prima di utilizzarla; rimuovere e pulire in modo accurato (con utilizzo di prodotto anticalcare) i frangi-getto (filtrino del rubinetto) e cipolle delle docce; non riporre, ma lasciare pendente la doccia “a telefono” per evitare ristagni d’acqua; non utilizzare gli idromassaggi se non viene applicato un corretto sistema di manutenzione.

Cosa è la Legionella

La legionellosi è l’infezione causata da un batterio chiamato legionella, e colpisce l’apparato respiratorio. La legionella è un microorganismo molto diffuso in natura, che si trova principalmente associato alla presenza di acqua (laghi e fiumi, sorgenti termali, falde idriche ed ambienti umidi in genere). La legionella non si trasmette da persona a persona, né attraverso l’ingestione di acqua. L’infezione avviene attraverso l’inalazione di acqua contaminata sotto forma di aerosol generato da rubinetti, docce, impianti di condizionamento e idromassaggio. Le persone possono essere esposte a queste fonti in casa, nel luogo di lavoro o in qualsiasi luogo pubblico.