PARI OPPORTUNITA E DIRITTI / 22.02.19

Uno sportello LGBT+ al Centro Interculturale di Parma

Il Centro Interculturale, con patrocinio di Comune e Provincia, ha inaugurato lo sportello di informazione sulle tematiche LGBT+. Info: lgbtcentrointerculturale@gmail.com

2019 02 22 paci sportello lgbt w

All'inaugurazione dello sportello, che sarà aperto una volta al mese, ogni secondo venerdì del mese, nella sede di via Bandini 6, erano presenti la avvocata Danila Brugnoli, promotrice dello sportello che ne ha dettagliata la genesi nel corso dell'ultimo anno, l’assessora alle Pari Opportunità del Comune di Parma Nicoletta Paci e la presidente del Centro Svetlana Erokhina, che ha sottolineato l'importanza del volontariato e del fare rete, ciascuno a proprio modo e secondo le proprie possibilità. Alla presentazione sono inoltre intervenuti i rappresentanti e i partecipanti di associazioni e gruppi informali operanti sul territorio di Parma e ai professionisti che collaboreranno con lo sportello.

“Siamo stati orgogliosi – ha sottolineato l'assessora Paci – di sostenere la nascita dello sportello LGBT+ che, soprattutto in un momento come questo, rappresenta un punto fermo di difesa per i diritti di tutti e di sostegno per le eventuali difficoltà e problematiche nelle quali le persone interessate e le loro famiglie possono imbattersi”.

Il progetto prevede uno sportello all'interno dei locali del Centro Interculturale per fornire informazioni sulle tematiche LGBT+ in forma anonima e gratuita a tutte le persone maggiorenni, per 2 ore, una volta al mese (ogni secondo venerdì del mese), il tutto in un'ottica di volontariato per l'intera comunità, permettendo così una maggior consapevolezza, informazione e quindi integrazione e tutela di tutte le persone.

Info: lgbtcentrointerculturale@gmail.com

Con lo sportello il supporto che il Centro Interculturale offre, con il patrocinio del Comune di Parma, in collaborazione con associazioni LGBT+ che da tempo operano sul territorio, è ampio e su varie tematiche.

Le informazioni riguarderanno le buone prassi comportamentali, le associazioni operanti sul territorio e informazioni sulla tutela contro le discriminazioni e la violenza di genere; in materia di unioni civili, come e quando è possibile contrarle, o di scioglimento dell'unione stessa; in materia di adozioni o di procreazione medicalmente assistita per le coppie non etero; diritti e tutele sul luogo di lavoro: dall'estensione dei permessi per congedo matrimoniale al TFR per l'unito civilmente, all'impossibilità di licenziamento o revisione del contratto di lavoro con clausole discriminatorie; in ambito assistenzialistico: la possibilità di diventare amministratore di sostegno, di godere dei permessi in caso di parente con grave handicap, o di accedere alla struttura sanitaria dove si trova la parte dell'unione civile; in campo anagrafico: la possibilità di cambiare nome e/o sesso; in campo commerciale: l'impossibilità di rifiutare determinati servizi e porre in essere un certo tipo di pubblicità.

L’importanza di uno sportello di informazione sulle tematiche LGBT+ sta nel fatto che negli ultimi anni, in Italia così come in buona parte del mondo, si è assistito ad un notevole impulso per il riconoscimento dei diritti, delle istanze e più in generale di ogni esigenza delle persone non eterosessuali. Sebbene la battaglia per il riconoscimento dei diritti delle persone LGBT+ risalga alla metà dello scorso secolo, solo nell'ultimo ventennio in alcuni Stati si è potuto tendere ad una libertà di espressione. Tale slancio verso un'ampiezza di diritti della comunità LGBT+ però, non è stato tradotto in modo univoco nelle varie culture e Stati. Solo a titolo esemplificativo, se alcuni Stati riconoscono il matrimonio anche alle coppie dello stesso sesso in altri tali unioni sono punite penalmente, alcune con la condanna a morte (oltre che sociale in modo più bieco). Va ricordato che in Italia, solo nel 2016, si è riconosciuta una tutela a tale unione, con alcune inaccettabili differenze rispetto al matrimonio.