ISTITUZIONE / 03.06.19

Lauro Grossi, un busto per ricordarlo in Comune

Per il trentesimo anno dalla scomparsa il Comune di Parma ricorda il sindaco Lauro Grossi con un busto a lui dedicato davanti alla sala del Consiglio Comunale.

Busto Grossi w

Nel trentesimo anno dalla scomparsa, il Comune di Parma ha ricordato il sindaco Lauro Grossi, primo cittadino dal 1980 al 1989, con una cerimonia ufficiale a lui dedicata, presieduta dal sindaco Federico Pizzarotti, alla presenza dei famigliari, delle Autorità e di tanti cittadini intervenuti per rendere omaggio alla memoria dell'ex sindaco.

L’Amministrazione Comunale ha voluto celebrare e ricordare la figura di Lauro Grossi nel giorno dell’anniversario della sua morte, il 3 giugno 1989, con lo svelamento del busto in bronzo a lui dedicato, realizzato dall’artista Jucci Ugolotti, posto nel salone all’ingresso della Sala del Consiglio del Comune di Parma, a ricordo del suo impegno per la città. Lo scoprimento del busto è stato preceduto da un momento di ricordo in sala del Consiglio, dove sono intervenuti il sindaco Federico Pizzarotti, il presidente del Consiglio Comunale Alessandro Tassi Carboni, Gianni Cugini, vicesindaco durante il primo mandato del sindaco Grossi e promotore dell'iniziativa commemorativa, la figlia di Lauro Grossi, Graziella, e la realizzatrice del busto Jucci Ugolotti.

“Non c'è posto migliore per collocare un omaggio ad un sindaco tanto amato come è stato ed è Lauro Grossi – ha detto il sindaco Federico Pizzarotti – se non l'ingresso della sala del Consiglio Comunale in Municipio: un luogo che lo ha visto Amministratore, in quasi un decennio turbolento, delineare scelte strategiche per il nostro territorio”.

“L'omaggio doveroso all'ex sindaco Lauro Grossi – ha sottolineato il presidente del Consiglio Comunale Alessandro Tassi Carboni – fa parte di un percorso di recupero e ricordo delle figure importanti e preziose della nostra storia, fondamentali punti fermi per il nostro presente e futuro”.

Gianni Cugini, vicesindaco durante il primo mandato del sindaco Grossi e promotore dell'iniziativa commemorativa, ha ricordato alcuni episodi della vita amministrativa legata a Lauro Grossi, sottolineando come fosse “doverosa un'opera di grande pregio come riconoscimento della sua figura di persona e Sindaco corretto, stimato e amato”.

Graziella, figlia di Lauro Grossi, ha ringraziato commossa, da parte di tutti i famigliari, per l'omaggio dedicato al padre e alla sua attività amministrativa, ricordando la sua grande capacità personale di entrare in contatto con la realtà del territorio, i suoi abitanti e i loro bisogni.

Infine, l'artista Jucci Ugolotti, realizzatrice del busto, ricordando il suo incontro con Lauro Grossi ha concluso: “quest'opera ha 30 anni e, pur con qualche modifica, come l'alleggerimento del busto, vuole rappresentare l'indole dell'ex sindaco che ho sempre percepito, la sua bonarietà, l'ironia e la sua gradevolezza”. 

Lauro Grossi fu un primo cittadino amato e popolare per la città, capace in un decennio di disegnare la Parma del futuro: viabilità sud, fiera, aeroporto, Cepim, i quartieri artigianali della Crocetta e di via Mantova. Governò sotto l’asse Pci-Psi dal 1980 al 1985, quindi con il Pentapartito fino al 1989, durante anni di forti mutamenti sociali.

Tren’anni dopo - Oggi ricorre il trentesimo anniversario della morte di Lauro Grossi, sindaco di Parma per 9 anni, dal 1980 al 1989. Lauro Grossi non era stato eletto direttamente dai cittadini, ma votato dal Consiglio Comunale. Eppure, per la sua personalità, le sue idee e la sua capacità di comunicare Lauro Grossi ha saputo entrare nel cuore e nella mente dei parmigiani, pur essendo nato a Vignale di Traversetolo e avendo vissuto la giovinezza prima a Borgotaro e poi in giro per l'Italia. Dal 1980 al 1985 guidò una classica giunta di sinistra. Poi, dal 1985, il «ribaltone» con lo storico pentapartito Dc-Psi-Psdi-Pri-Pli che per la prima volta nella storia repubblicana vide il partito comunista relegato all'opposizione. Grossi seppe guidare entrambe le giunte con grande capacità, dimostrando intuizioni ancora oggi importanti per la città: basti pensare al contrastato «trasloco» della Fiera dal Parco Ducale ai padiglioni di quella Salvarani (di cui era stato dirigente per oltre un decennio), alla realizzazione, altrettanto contrastata, dei parcheggi sotterranei “Toschi” e “Goito” oppure all'idea di creare il premio Sant'Ilario. Per questo, a distanza di trent'anni, la sua figura rimane ancora nella memoria dei parmigiani più avanti negli anni. E per questo la città gli rende omaggio dedicandogli un busto all'ingresso della sala di Consiglio Comunale che lo ha visto protagonista di grandi battaglie.