Appuntamento con la solidarietà per il Luna Park
Il luna park di San Giuseppe ha donato parte degli incassi all'Emporio di Parma.
Appuntamento tradizionale della Fiera di San Giuseppe, con la solidarietà. Anche quest'anno, in municipio, Flavio Carletti e Mario Maggi del comitato organizzatore e dell'Associazione Amici di San Giuseppe del Luna Park, hanno conferito una donazione ad una realtà di volontariato di Parma.
Il contributo del Luna Park è andato all'Emporio di Parma, un market della solidarietà e un punto di incontro e ascolto per persone in difficoltà o colpite dalla crisi. Una realtà nata dalla collaborazione di venti associazioni nel 2009 che si sono costituite nel consorzio 100x1 Onlus. Un’accoglienza integrata che rappresenta un punto di riferimento importante per i beni primari, i beni relazionali e l’orientamento ai servizi del territorio. "Emporio nell'ultimo anno ha distribuito beni di prima necessità per tre milioni di euro ad oltre mille famiglie di Parma. Con la donazione, di mille euro, che riceviamo oggi, amplieremo il nostro paniere con il riso. Una scelta simbolica, un alimento che viene consumato in tutto il mondo e che si lega alla festa. Emporio solidale offre alla città un' "alimentazione di cittadinanza", molte sono le donazioni che riceviamo da aziende del territorio. Questa donazione che arriva da chi porta festa e divertimento a Parma, da chi è nella tradizione della città con la Fiera di San Giuseppe, porterà una varietà e un segnale di festa sulle tavole degli utenti di Emporio, per il quale ringraziamo i gestori del Luna Park" ha detto Giacomo Vezzani Presidente di Emporio Parma.
Presente alla consegna dell'assegno l'Assessore Cristiano Casa che ha rinnovato i ringraziamenti agli organizzatori "Parma vi ringrazia per la generosità e l'attenzione che riservate alle associazioni della nostra città vicine ai più bisognosi. Gli Amici di San Giuseppe esprimono anno dopo anno la loro presenza con il loro lavoro, con l'offerta di svago, ma anche con gesti significativi di condivisione con il tessuto sociale della città. Questo significa che il loro passaggio a Parma è tutt’altro che superficiale”.