Nuovo volto di Piazza della Pace
Cerimonia di inaugurazione, sabato 21 settembre, alle 22.
Gli interventi di riqualificazione di piazza della Pace si sono conclusi, la cerimonia di inaugurazione è in programma sabato 21 settembre, alle 22. Al momento prenderanno parte il sindaco, Federico Pizzarotti; l'Assessore alla Cultura Michele Guerra; l'Assessore ai Lavori Pubblici, Michele Alinovi; Simone Verde, Direttore Complesso Monumentale della Pilotta, Arch. Paola Madoni, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza, assieme alle autorità cittadine.
L'inaugurazione vedrà anche un momento significativo con le note del “Va, Pensiro” che risoneranno nell'ampio spazio: VERDI STREET PARADE , il corteo itinerante che inaugura Verdi Off 2019, a cura di Fondazione Teatro Regio Parma, farà tappa nel piazzale rinnovato, proprio in concomitanza con l'inaugurazione, rendendo ancora più suggestivo il momento.
Il progetto di riqualificazione ha comportato investimenti pari a 2 milioni e 200 mila euro per rendere la piazza uno spazio più vivibile, maggiormente accessibile e funzionale anche alla rinascita del Polo Museale della Pilotta. E' stato creato il nuovo “Sentiero delle Lettere” che taglia trasversalmente la piazza partendo dal lato verso via Verdi fino di fronte all'ex palazzo della Provincia. Sono state ampliate le trottatoie e lo spazio attorno al monumento a Giuseppe Verdi, creando una piazza teatro. Il prato è stato completamente sistemato e sono stati inseriti anche alcuni nuovi alberi, su lato di borgo della Cucine.
Il progetto di riqualificazione è legato al significato culturale della piazza stessa dove sono collocati il Monumento al Partigiano e l'Ara Verdiana, descritti, nel “Sentiero delle Lettere”, da due poesie di Attilio Bertolucci: una in onore di Verdi che fa riferimento alla Giovanna D'Arco e l'altra in memoria di Giacomo Ulivi, un omaggio a Parma Città Medaglia d'Oro al Valor Militare.
La scelta della due poesie di Attilio Bertolucci è stata il frutto di un percorso che ha visto anche Paolo Lagazzi collaborare con il Comune di Parma.
A queste due testimonianze si aggiungono altre due stele: una in corrispondenza di via Garibaldi all'inizio delle trottatoie che narra la storia di piazza della Pace, l'altra si attesta verso via Verdi, con un riferimenti al Cigno di Busseto.
Di seguito i testi presenti nelle due stele e lungo il “Sentiero delle Lettere”
TESTO STELE COLLOCATA IN PROSSIMITA' MONUMENTO A GIUSEPPE VERDI.
Monumento a Giuseppe Verdi - Universalmente riconosciuto come il simbolo del melodramma italiano del Romanticismo, Giuseppe Fortunino Francesco Verdi (Le Roncole, 10 ottobre 1813 – Milano, 27 gennaio 1901) ha rispecchiato gli stati d’animo del suo tempo. L’ara centrale in granito con altorilievi in bronzo dello scultore palermitano Ettore Ximenes è ciò che rimane del maestoso complesso monumentale precedentemente collocato frontalmente alla stazione. La parte anteriore dell’Ara verdiana riporta un altorilievo bronzeo nel quale è rappresentato Giuseppe Verdi assorto in meditazione, attorniato dalle Muse che sembrano sussurrargli l’Ispirazione, la Melodia, il Canto, il Ritmo della Danza, l’Amore e la Morte. Nella parte posteriore, emergono tre ulteriori altorilievi. Da sinistra e destra: la scena della proclamazione all’unanimità dell’annessione al regno dell’Alta Italia, tenutasi il 12 settembre 1859; la festosa accoglienza del popolo riservata a Verdi al suo arrivo a Torino; la consegna da parte di Verdi al Re Vittorio Emanuele II, dei risultati del Plebiscito di annessione al Piemonte da parte delle province emiliane.
TESTO STELE COLLOCATA ALL'INIZIO DELLE TROTTATOIE SU VIA GARIBALDI.
Piazza della Pace - Il maestoso Palazzo della Pilotta deriva il proprio nome dal gioco basco della pelota, praticato all’interno dei suoi cortili in particolari occasioni di rappresentanza. Il Complesso Monumentale, edificato tra gli ultimi decenni del XVI secolo e i primi del XVII, nel corso dei secoli ha subito molteplici trasformazioni, mantenendo tuttavia la sua dimensione eccezionale all’interno del tessuto urbano, contenitore di servizi accessori alla residenza ducale, successivamente cuore delle attività culturali della corte e della città. Simbolo del potere della famiglia Farnese, oggi il Complesso ospita la Galleria Nazionale, il Museo Archeologico, il Museo Bodoniano, la Biblioteca Palatina e il Teatro Farnese. L’antica fabbrica farnesiana affaccia ora su un nuovo spazio pubblico pedonale, esperienza dinamica della vita collettiva e dello scambio culturale, luogo di incontro e di attraversamento, sintesi tra cultura materiale e spazio dei flussi, dove il dialogo, la sosta e la contemplazione costituiscono esperienze sempre nuove, entro una rappresentazione del quotidiano di cui il complesso costituisce la naturale scenografia.
SENTIERO DELLE LETTERE POETARIO
Il Sentiero delle Lettere area Sud Ovest - L’epigrafe cifrata, scolpita nella pietra lungo il percorso, area sud – ovest, cela i versi del poeta Attilio Bertolucci in memoria di Giacomo Ulivi. Si intende in tal modo rendere omaggio alla città di Parma insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare, il 9 settembre 1947, per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la Guerra di Liberazione.
Testo del Poetario:
1945 - a Giacomo Ulivi
È giunta la notizia della tua morte
nei giorni delle bandiere spiegate,
nei caldi giorni di un maggio cittadino
in festa al suono d’antiche fanfare.
Non sapevamo più nulla di te...
Ora sei tornato nel pallore
della tua passione, la morte
non può vincere la tua giovinezza tenace.
Attilio Bertolucci - Tratto da La lucertola di Casarola, 1997.
Il Sentiero delle Lettere
Area nord-est del piazzale, prospiciente l’Ala dei Contrafforti. La pavimentazione del camminamento ingloba la base del monumento a Giuseppe Verdi. L’epigrafe cifrata, scolpita nella pietra lungo il percorso, cela i versi del poeta Attilio Bertolucci e intende rendere omaggio al Maestro Giuseppe Verdi.
Testo del Poetario:
La «Giovanna d’Arco» di Giuseppe Verdi
Guerriera ma cedevole
alle lusinghe d'amore
vedendola atterrata
in una pozza di luce
sentendola gareggiare
con merli e usignoli
filiale ma resistente
alle lagne paterne
piangendola caduta
sul campo di battaglia
riconoscendola santa
perché conoscendola donna
portandomela dentro
perché mi protegga e mi salvi.
Attilio Bertolucci - Tratto da Verso le sorgenti del Cinghio, 1993.