CULTURA / 22.11.19

L'assessore Guerra al convegno “Puliamo il Po e puliremo il mondo”

Il convegno si terrà a Zibello il 24 e 25 Novembre.

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L’iniziativa di Massimo Spigaroli, sindaco del Comune di Polesine Zibello si inserisce nel più ampio progetto “Puliamo il Po e puliremo il mondo” e sarà presentato il 24 e 25 novembre al Teatro Pallavicino.

Spigaroli: “Abbiamo raggiunto l’84,1% di raccolta differenziata collocandoci in Emilia-Romagna al quinto posto tra comuni inferiori a 5.000 abitanti. Es-sere un comune virtuoso ci consente ora di destinare le nostre energie al suo Bosco Fluviale per liberarlo dalle plastiche e dai rifiuti portati dalle piene dal Po e a tutte le emergenze del territorio. Lo faremo con un semplice ge-sto, raccogliendo quanto sta contaminando l’ ambiente evitando così che torni al fiume e arrivi al mare”
(Polesine Zibello, 20 novembre 2019) Il suo è un lungo viaggio e come ogni viaggio che si rispetti è fatto di incontri: il pioppo, il salice bianco, l’ontano nero, l’olmo e la rosa del cucù.
Parliamo della plastica e con lei delle altre varietà di rifiuti che durante le piene del Po, viaggiano sospinti dalle correnti del fiume, insinuandosi nel Bosco Fluviale di Polesine Zibello e nei suoi 400 ettari di vegetazione e biodiversità.
Quando le acque si ritirano, plastiche e rifiuti rimangono lì, vessilli multiformi e contem-poranei di un comportamento ancora poco rispettoso dell’ambiente. Pronti a proseguire verso la foce con la nuova piena che verrà. D’altra parte il Po raccoglie la plastica di 20 milioni di persone, del 40% del Pil nazionale, di 4 regioni, 13 province e di 6mila depura-tori.
Parte da qui il progetto di Massimo Spigaroli, neo sindaco del Comune di Polesine Zi-bello. L’obiettivo, ripulire il Bosco Fluviale e il territorio- tornato ad essere tra l’altro so-sta di uccelli migratori come le gru - chiamando in campo il simbolo più illustre del terri-torio: il Culatello di Zibello DOP.
Nobilitato da personaggi come D’Annunzio, il culatello deve la sua fama mondiale a que-sta terra: alla saggezza antica dei masalén (termine usato nella Bassa per norcino) e alla bontà di un clima umido e nebbioso favorito proprio dal Po.
Così quando il Po chiama in soccorso, Polesine Zibello risponde con l’iniziativa “ Una fetta di culatello di Zibello per un sacco di plastica” che si inserisce nel più ampio pro-getto “Puliamo in Po e puliremo il mondo”. Il tutto presentato durante il convegno di do-menica 24 novembre alle ore 15.30 presso il Teatro Pallavicino di Zibello.
Ad aprire l’incontro la lettera di saluto della Ministra delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo Teresa Bellanova. Seguiranno gli interventi di Massimo Spigaroli
ideatore del progetto, Carlo Petrini Fondatore di Slow Food, Stefano Bonaccini Presi-dente Regione Emilia-Romagna, Meuccio Berselli Segretario Generale Autorità distret-tuale del Fiume Po - Riserva Mab Unesco Po Grande, Patrizio Bianchi Assessore a coordi-namento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, univer-sità, ricerca e lavoro, Regione Emilia-Romagna, Simona Caselli, Assessore all’agricoltura, caccia e pesca, Regione Emilia-Romagna, Paolo Andrei Rettore dell’Università di Parma, Massimo Bergami Professore Ordinario di Organizzazione Aziendale Università di Bolo-gna e Michele Guerra Assessore alla Cultura del Comune di Parma. Legambiente inter-verrà con il videomessaggio del suo Presidente Stefano Ciafani. A moderare l’incontro Claudio Rinaldi, Direttore della Gazzetta di Parma.
“Abbiamo raggiunto l’84,1% di raccolta differenziata - afferma Massimo Spigaroli - col-locandoci in Emilia-Romagna al quinto posto tra comuni inferiori a 5000 abitanti . Es-sere un comune virtuoso ci consente ora di destinare le nostre energie al suo Bosco Flu-viale per liberarlo dalle plastiche e dai rifiuti portati dalle piene dal Po e a tutte le emer-genze del territorio. Lo faremo con un semplice gesto, raccogliendo quanto sta contami-nando l’ ambiente evitando così che torni al fiume e arrivi al mare.” Un circolo vizioso che può essere interrotto ad un patto, “ fare squadra dai cittadini, alle scuole dalle istitu-zioni alle aziende” per promuovere anche in queste aree di golena turismo, cultura e tra-dizione.
In tal senso, il progetto prevede una sezione tecnica in programma sempre al Teatro Pal-lavicino lunedì 25 novembre a partire dalle ore 10.00 cui prenderanno parte l'Autorità distrettuale del Fiume Po, la Regione Emilia Romagna, l’Università di Parma, Iren, Le-gambiente, Destinazione Turistica Emilia e Parma, io ci sto!. Tra gli interventi anche EmiliAmbiente, Confagricoltura Parma, Coldiretti, Confederazione Italiana Agricoltori e le Associazioni venatorie.
Leggera, resistente, economica, la plastica ci ha innegabilmente cambiato la vita. Dall’elettronica fino ai trasporti, senza considerare che sono in plastica il 45% dei bio-materiali utilizzati in medicina (protesi, organi artificiali) inattaccabile da muffe, paras-siti e batteri.
Il problema è il suo smaltimento e la cattiva gestione da parte dell’uomo che ne ha fatto una delle forme di inquinamento più invasive e durature ( può rimanere nell’ambiente anche per 400 anni, eccezion fatta per le plastiche biodegradabili che, però, iniziano a diffondersi soltanto adesso).
Il marine litter (ovvero detriti marini) resta sicuramente una dei problemi ambientali più gravi del nostro tempo. Si stima infatti che oltre l'80% sia composto da plastiche e microplastiche, e gran parte di queste arrivano in mare trasportate dai corsi d’acqua. Il fiume Po, in particolare, riversa nel mare Adriatico in una sola ora sotto forma di micro-plastiche circa 460 chili di rifiuti l'equivalente del peso di un orso polare (fonte: AICA As-sociazione internazionale per la comunicazione ambientale).

“Abbiamo raggiunto l’84,1% di raccolta differenziata collocandoci in Emilia-Romagna al quinto posto tra comuni inferiori a 5.000 abitanti. Es-sere un comune virtuoso ci consente ora di destinare le nostre energie al suo Bosco Fluviale per liberarlo dalle plastiche e dai rifiuti portati dalle piene dal Po e a tutte le emergenze del territorio. Lo faremo con un semplice ge-sto, raccogliendo quanto sta contaminando l’ ambiente evitando così che torni al fiume e arrivi al mare”

Quando le acque si ritirano, plastiche e rifiuti rimangono lì, vessilli multiformi e contem-poranei di un comportamento ancora poco rispettoso dell’ambiente. Pronti a proseguire verso la foce con la nuova piena che verrà. D’altra parte il Po raccoglie la plastica di 20 milioni di persone, del 40% del Pil nazionale, di 4 regioni, 13 province e di 6mila depura-tori.
Parte da qui il progetto di Massimo Spigaroli, neo sindaco del Comune di Polesine Zi-bello. L’obiettivo, ripulire il Bosco Fluviale e il territorio- tornato ad essere tra l’altro so-sta di uccelli migratori come le gru - chiamando in campo il simbolo più illustre del terri-torio: il Culatello di Zibello DOP.
Nobilitato da personaggi come D’Annunzio, il culatello deve la sua fama mondiale a que-sta terra: alla saggezza antica dei masalén (termine usato nella Bassa per norcino) e alla bontà di un clima umido e nebbioso favorito proprio dal Po.  Così quando il Po chiama in soccorso, Polesine Zibello risponde con l’iniziativa “ Una fetta di culatello di Zibello per un sacco di plastica” che si inserisce nel più ampio pro-getto “Puliamo in Po e puliremo il mondo”. Il tutto presentato durante il convegno di do-menica 24 novembre alle ore 15.30 presso il Teatro Pallavicino di Zibello.

Ad aprire l’incontro la lettera di saluto della Ministra delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo Teresa Bellanova. Seguiranno gli interventi di Massimo Spigaroli
ideatore del progetto, Carlo Petrini Fondatore di Slow Food, Stefano Bonaccini Presi-dente Regione Emilia-Romagna, Meuccio Berselli Segretario Generale Autorità distret-tuale del Fiume Po - Riserva Mab Unesco Po Grande, Patrizio Bianchi Assessore a coordi-namento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, univer-sità, ricerca e lavoro, Regione Emilia-Romagna, Simona Caselli, Assessore all’agricoltura, caccia e pesca, Regione Emilia-Romagna, Paolo Andrei Rettore dell’Università di Parma, Massimo Bergami Professore Ordinario di Organizzazione Aziendale Università di Bolo-gna e Michele Guerra Assessore alla Cultura del Comune di Parma. Legambiente inter-verrà con il videomessaggio del suo Presidente Stefano Ciafani. A moderare l’incontro Claudio Rinaldi, Direttore della Gazzetta di Parma.
“Abbiamo raggiunto l’84,1% di raccolta differenziata - afferma Massimo Spigaroli - col-locandoci in Emilia-Romagna al quinto posto tra comuni inferiori a 5000 abitanti . Es-sere un comune virtuoso ci consente ora di destinare le nostre energie al suo Bosco Flu-viale per liberarlo dalle plastiche e dai rifiuti portati dalle piene dal Po e a tutte le emer-genze del territorio. Lo faremo con un semplice gesto, raccogliendo quanto sta contami-nando l’ ambiente evitando così che torni al fiume e arrivi al mare.” Un circolo vizioso che può essere interrotto ad un patto, “ fare squadra dai cittadini, alle scuole dalle istitu-zioni alle aziende” per promuovere anche in queste aree di golena turismo, cultura e tra-dizione.

In tal senso, il progetto prevede una sezione tecnica in programma sempre al Teatro Pal-lavicino lunedì 25 novembre a partire dalle ore 10.00 cui prenderanno parte l'Autorità distrettuale del Fiume Po, la Regione Emilia Romagna, l’Università di Parma, Iren, Le-gambiente, Destinazione Turistica Emilia e Parma, io ci sto!. Tra gli interventi anche EmiliAmbiente, Confagricoltura Parma, Coldiretti, Confederazione Italiana Agricoltori e le Associazioni venatorie.
Leggera, resistente, economica, la plastica ci ha innegabilmente cambiato la vita. Dall’elettronica fino ai trasporti, senza considerare che sono in plastica il 45% dei bio-materiali utilizzati in medicina (protesi, organi artificiali) inattaccabile da muffe, paras-siti e batteri.
Il problema è il suo smaltimento e la cattiva gestione da parte dell’uomo che ne ha fatto una delle forme di inquinamento più invasive e durature ( può rimanere nell’ambiente anche per 400 anni, eccezion fatta per le plastiche biodegradabili che, però, iniziano a diffondersi soltanto adesso).
Il marine litter (ovvero detriti marini) resta sicuramente una dei problemi ambientali più gravi del nostro tempo. Si stima infatti che oltre l'80% sia composto da plastiche e microplastiche, e gran parte di queste arrivano in mare trasportate dai corsi d’acqua. Il fiume Po, in particolare, riversa nel mare Adriatico in una sola ora sotto forma di micro-plastiche circa 460 chili di rifiuti l'equivalente del peso di un orso polare (fonte: AICA As-sociazione internazionale per la comunicazione ambientale).

Domenica  24 novembre presso Teatro Pallavicino di  Piazza Garibaldi dalle 15,30 verrà illustrato  - Massimo Spigaroli, Sindaco di Polesine Zibello Saluto della Ministra delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo Teresa Bellanova Video saluto di Stefano Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente Intervengono: Carlin Petrini, Fondatore di Slow Food Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia Romagna Meuccio Berselli, Segretario Generale Autorità distrettuale del Fiume Po - Rappresentante della Riserva Mab Unesco Po Grande Patrizio Bianchi, Assessore all’Istruzione, Regione Emilia Romagna Simona Caselli, Assessore all’agricoltura, caccia e pesca, Regione Emilia Romagna Paolo Andrei, Rettore dell’Università di Parma Massimo Bergami, Professore Ordinario di Organizzazione Aziendale Università di Bologna Michele Guerra, Assessore alla Cultura del Comune di Parma Coordina Claudio Rinaldi, Direttore della Gazzetta di Parma Chiusura lavori - h. 18.00 Nel pomeriggio saranno offerti assaggi “comfort food” a base di culatello