Cleofonte Campanini, 100 anni dalla morte
Il maestro parmigiano Cleofonte Campanini ricordato alla Villetta nella ricorrenza del centenario dalla morte.
E’ stata una cerimonia sentita e partecipata quella che si è svolta questa mattina al Cimitero della Villetta per commemorare il celebre direttore d’orchestra parmigiano, Cleofonte Campanini, nel centenario della morte, avvenuta a Chicago il 19 dicembre 1919.
Come il fratello Italo, Cleofonte era molto legato a Parma, sua città natale e, nonostante fosse molto apprezzato dal pubblico e dalla critica di tutto il mondo, espresse il desiderio di essere sepolto nella città ducale.
La tomba monumentale in cui è seppellito il maestro si trova nel viale centrale del cimitero monumentale della Villetta ed è stata realizzata in stile Liberty dall’architetto e scultore Gian Giuseppe Mancini, fra il 1922 e il 1927. Accoglie anche le spoglie della moglie di Campanini, la cantante Eva Tetrazzini, del loro nipote Lohengrin, del compositore Luigi Ferrari Trecate e di suo figlio Giuseppe, violoncellista.
Alla cerimonia commemorativa hanno partecipato, oltre al Presidente del Consiglio Comunale Alessandro Tassi Carboni, Carlo Lo Presti, per il Conservatorio di Musica Arrigo Boito; Enrico Zilioli, per Ade; Graziano Tonelli, Direttore dell’Archivio di Stato di Parma ed Enzo Petrolini, Presidente del Club dei 27. Tra i vari interventi, coordinati da Giancarlo Gonizzi, quello dell’architetto Fabio Stocchi che ha parlato della traslazione della salma di Campanini da Chicago a Parma e del monumento funebre che accoglie le sue spgolie.