Margherita Asta, incontra gli studenti dell'ITIS
Sopravvissuta alla strage di Pizzolungo, combatte la mafia raccontando la storia delle vittime.
Chi commette i crimini, chi li giudica e chi li racconta da qui sono partiti gli studenti dell'ITIS per affrontare il tema della mafia Un percorso che rientra nel progetto di educazione alla cittadinanza e ha come obiettivo quello di stimolare gli studenti ad una riflessione profonda sul valore sociale della legalità attraverso il contatto diretto con alcuni protagonisti coinvolti nella problematica giudiziaria.
Sabato gli studenti hanno incontrato Margherita Asta, sopravvissuta alla strage di mafia di Pizzolungo e referente del settore memoria di Libera per il centro-nord Italia.
Insieme alla Dirigente Scolastica Elisabetta Botti, all'Assessore all'Educazione Ines Seletti e ai docenti, Margherita Asta, sollecitata dalle domande, ha condiviso la propria storia drammatica e dolorosa di sopravvissuta alla mafia. Un racconto il suo di vite spezzate senza scrupoli: " Era il 2 aprile 1985 quanto mia mamma e i miei fratellini Barbara e Salvatore di soli sei anni sono stati uccisi da una bomba destinata a Carlo Palermo, giudice istruttore giunto da Trento a Trapani che da appena 40 giorni che stava indagando sui collegamenti tra mafia e massoneria. Da quel momento sono diventata una sopravvissuta, la mia famiglia era stata spazzata via....senza motivo. Questa è la mafia".
Oggi Margherita Asta è un’attivista di Libera, combatte la mafia raccontando la storia di quelle vittime innocenti. Il giudice Palermo, invece, per le conseguenze di quell’attentato e le continue minacce ha lasciato la magistratura. Sono riusciti a incontrarsi solo molti anni dopo, ricomponendo in un abbraccio i frammenti del loro destino.