SANITA' / 24.02.20

Coronavirus: numeri per info ed emergenze

Attivati da Regione e Azienda Usl di Parma per segnalare provenienze dalle zone dell'epidemia in Italia e all'estero nelle ultime due settimane. 

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E' attivo il numero verde regionale 800 033 033 a cui i cittadini possono fare rifermento per avere informazioni o indicazioni su come comportarsi nel caso in cui sospettino di avere sintomi legati alla possibile presenza del coronavirus (da lunedì a venerdì dalle 8,30 alle 18.00 e il sabato dalle 8.30 alle 13.30) .

Sono attivi anche due nuovi numeri dell'Azienda Usl di Parma.

0521 396436 per avere informazioni generali sul virus (sintomi, precauzioni per contrastarne la diffusione, ecc.)

3396862220 per segnalare al Dipartimento di sanità pubblica se negli ultimi 14 giorni si è sostato nelle zone "rosse" (Basso lodigiano, provincia di Padova, Bertonigo, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione d'Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini, Vo' Euganeo e le zone comprese, anche all'estero, di diffusione epidemica definite dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.

Si raccomanda vivamente di usare questi numeri solo per le segnalazioni descritte. https://www.ao.pr.it/

Allegato al Decreto del Presidente della Regione n.16 del 24 Febbraio 2020

Chiarimenti applicativi in merito all’Ordinanza contingibile e urgente n. 1 del Ministero della Salute, d’intesa con il presidente della Regione EmiliaRomagna, recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid- 2019”

In questo senso sono da ritenere sospese:

  • tutte quelle manifestazioni e iniziative che, comportando l’afflusso di pubblico, esulano dall’ordinaria attività delle comunità locali; si fa riferimento ad eventi e manifestazioni di natura sportiva, culturale, sociale, economica e civica, laddove esulino dall’ordinario esercizio delle attività stesse. 
  • vanno pertanto incluse tra le attività da sospendere manifestazioni, fiere e sagre, attrazioni e lunapark, concerti, eventi sportivi che prevedano la presenza di pubblico (campionati, tornei e competizioni di ogni categoria e di ogni disciplina) e attività di spettacolo quali rappresentazioni teatrali, cinematografiche, musicali, ecc., ivi comprese le discoteche e le sale da ballo. 

In via generale non sono invece ricomprese in tali attività: quelle che attengono all’ordinario svolgimento della pratica corsistica e amatoriale (corsi di varia natura e allenamenti sportivi).

Si precisa che potranno dunque rimanere aperti:

  • i luoghi di svolgimento dell’attività corsistica ordinaria di vario tipo (es. centri linguistici, centri musicali e scuola guida), gli impianti sportivi (centri sportivi, palestre pubbliche e private, piscine pubbliche e private, campi da gioco, ecc.), e in generale tutte le strutture quando le attività non prevedano aggregazione di pubblico (“porte chiuse”) o eccezionali concentrazioni di persone. 

Sono escluse da tale sospensione:

  • tutte le attività economiche, agricole, produttive, commerciali, di servizio e ricettive, ivi compresi i pubblici esercizi e le mense, ad eccezione di quelle richiamate di pubblico spettacolo e degli eventi e manifestazioni promozionali (fiere, mercati straordinari, meeting e convegni, sfilate, ecc.) che pertanto saranno sospesi.
  • le attività corsistiche aziendali, laddove non comportino significative concentrazioni di persone. 
  • le attività svolte da guide e accompagnatori turistici
  • in via generale non sono sospesi gli ordinari mercati settimanali. Una particolare attenzione va prestata alle attività di preminente carattere sociale. 
  • le attività di sostegno e supporto alle persone anziane e diversamente abili (es: servizi semiresidenziali e Centri diurni).

Non si intendono sospese le celebrazioni di matrimoni ed esequie civili e religiose, anche in linea con le disposizioni adottate dalle diocesi della regione. Non possono essere inclusi nella sospensione, in via generale, neppure i Centri di aggregazione sociale (circoli ricreativi, centri sociali, centri giovani, centri anziani, orti urbani, ecc.) per la parte di ordinaria attività.

La lettera B dell’art.1 comma 2, tra l’altro, prevede la chiusura dei corsi professionali.

Risulta in tal senso sospesa l’erogazione delle attività di formazione rivolte ad un gruppo classe, mentre i servizi per il lavoro erogati in forma individuale (quali colloqui di orientamento) potranno svolgersi regolarmente. Resta facoltà delle autorità territorialmente competenti disporre ulteriori e specifiche prescrizioni, laddove necessarie in ragione di particolari esigenze delle comunità locali.