MOBILITÀ E TRASPORTI / 25.09.20

Nuove piste ciclabili sull'asse Nord – Sud

Al via i cantieri per un milione di euro, in viale Rustici, via Pastrengo e strada Langhirano.

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La rete di piste ciclabili presenti sul territorio del Comune di Parma, che si estende per 137 chilometri, si arricchisce di tre nuovi tratti che verranno realizzati in viale Rustici, via Pastrengo e via Neipperg e strada Langhirano, dalla rotatoria Du Tillot a Campus, lungo l'asse Nord – Sud, che va dal centro della città al Campus. Il progetto è stato illustrato, questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, da Tiziana Benassi, Assessore alle Politiche di Sostenibilità Ambientale; da Nicola Ferioli, Dirigente del Settore Mobilità e Ambiente dal Comune e dal progettista ingegner Enrico Chiarini.

“Grazie a questi interventi – ha spiegato l'Assessore Tiziana Benassi – la rete di piste ciclabili a Parma si estende ulteriormente ed è sempre più capillare e a misura di mobilità dolce. Le nuove piste ciclabili prevedono la riduzione della sezione stradale per le auto con la previsione di ridurne anche la velocità e dando più spazio a bici e pedoni. La novità più rilevante di queste piste è legata alla presenza di strumentazioni che permettono di monitorare la velocità delle auto ed il numero di ciclisti che utilizzano effettivamente le piste. Si tratta di un approccio innovativo che consente di misurare l'efficacia degli investimenti effettuati”.

Il progettista, ingegner Enrico Chiarini, ha sottolineato come uno degli obiettivi più importanti del progetto sia quello di rendere compatibile la velocità dei mezzi in ambito urbano, intervenendo proprio sulla geometria stradale.

Nicola Ferioli, Dirigente del Settore Mobilità e Ambiente del Comune, ha ricordato come l'Amministrazione Comunale si sia affidata ad un pool di tecnici esperti per realizzare piste ciclabili inserite in un disegno più ampio e complesso che interagisce con Zone 30 ed aree scolastiche.

Le nuove ciclabili hanno una lunghezza complessiva di 3.150 metri, per un costo totale di 1 milione di euro, di cui 600 mila a carico del Comune di Parma e 400 mila a carico della Regione, nell’ambito del bando “Realizzazione di ciclovie di interesse regionale e promozione della mobilità sostenibile del Piano Operativo del Fondo di Sviluppo e Coesione Infrastrutture 2014 - 2020”, al quale il Comune ha aderito con il progetto di un unico nuovo asse ciclopedonale in sede propria protetto, che da ponte Italia, lungo via Rustici, via Pastrengo e strada Langhirano , arriva al Campus Universitario.

I cantieri partiranno dalla prossima settimana, gradualmente e su più fronti, anche in base a logiche di viabilità e costruttive, nello specifico il primo cantiere sarà in via Pastrengo appena oltre l’intersezione di via Bassa dei Folli, per tornare verso la città fino a via Montebello. In via Rustici gli interventi prenderanno avvio dalla settimana successiva, mentre a fine ottobre partirà anche il cantiere di strada Langhirano. I lavori hanno una durata stimata di circa cinque mesi.

Fra gli interventi, è prevista anche una nuova rotatoria in via Pastrengo, all'altezza di via Capriolo, e la messa in sicurezza dell'intersezione con via Bassa dei Folli.

Si tratta di piste ciclabili in sede propria bidirezionali, quindi su struttura protetta, per tutta la loro lunghezza, a garanzia di sicurezza di ciclisti e pedoni.

Gli interventi in esecuzioni costituiscono una ricucitura importante nell'asse Nord – Sud che, nel suo complesso, viene denominato Tibre Dolce e che va dal casello dell'A1, attraversa il centro città, e si collega con il Campus.

La realizzazione delle nuove piste ciclabili rientra nelle politiche di mobilità sostenibile promosse dall'Assessorato alle Politiche di Sostenibilità Ambientale del Comune, guidato da Tiziana Benassi, per migliorare la qualità della vita e della salute della comunità, la tutela dell'ambiente, la salvaguardia del territorio e del paesaggio. Muoversi in bici, infatti, significa inquinare meno, spostarsi agevolmente con positive ricadute sul traffico, lungo percorsi sicuri e con risparmi di tempo e di denaro, considerati i minori costi di carburante, a cui si aggiungono i benefici per la salute legati alla riduzione di emissioni inquinanti.