ISTITUZIONE / 28.09.20

A Saluzzo il monumento a Carlo Alberto dalla Chiesa

Il sindaco, Federico Pizzarotti, ha preso parte alle celibrazioni per il centenario della nascita del Generale e Prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa.

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Il Sindaco, Federico Pizzarotti, a Saluzzo per le celebrazioni del centenario della nascita del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa ed il conferimento della cittadinanza onoraria all'Arma dei Carabinieri.

Il Sindaco, Federico Pizzarotti, ha preso parte, a Saluzzo, nella giornata di domenica 27 settembre, alle celebrazioni del centenario della nascita del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa ed il conferimento della cittadinanza onoraria all'Arma dei Carabinieri. A Saluzzo è stato inaugurato il monumento per non dimenticare l’esempio di Carlo Alberto dalla Chiesa, barbaramente assassinato nel 1982 in occasione di un agguato di mafia a Palermo, assieme alla moglie Emanuela Setti Carraro ed all'agente di polizia della scorta, Domenico Russo. Il Generale e Prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa era nato a Saluzzo il 27 settembre del 1920 e le sue spoglie riposano nel cimitero della Villetta a Parma.

 

All’inaugurazione del monumento, dedicato al Generale, nel centenario della sua nascita, ha preso la parola il Primo Cittadino di Saluzzo, Mauro Calderoni: «La “sua” Saluzzo non ha mai dimenticato il Generale e Prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa. Per tramandare alle future generazioni i valori per cui ha vissuto e per cui ha lottato fino alla morte, la Città di Saluzzo ha deciso di dedicargli questo monumento. Non un monumento alla “sua memoria”, ma alla vita, alla sua vita, un monumento alla “nostra memoria” piuttosto, affinché non dimentichiamo l’esempio di Carlo Alberto Dalla Chiesa». Il monumento nasce dalla collaborazione dei sei artisti saluzzesi Alessia Clema, Franco Giletta, Ugo Giletta, Lorenzo Griotti, Guido Palmero e Anna Panacci Valla.

 

E' intervenuto, poi, il Ministro della Difesa Lorenzo Guerrini. «Ricordiamo un uomo dello Stato - ha detto. Ricordare Carlo Alberto dalla Chiesa non significa soltanto tributare il giusto onore a un luminoso esempio di competenza professionale e dedizione al servizio, ma anche e soprattutto, rafforzare la consapevolezza che la lotta alla criminalità può essere davvero incisiva solo se si uniscono le migliori forze di tutto il Paese. Sono certo che il ricordo del generale dalla Chiesa e dei tanti Caduti lungo la strada del dovere continuerà a camminare sulle gambe di tutti i Servitori dello Stato, di tutte le donne e gli uomini onesti che amano il loro Paese ed ogni giorno rischiano la loro vita per difenderlo». Per l’Arma è intervenuto il Comandate Generale dei Carabinieri, generale Giovanni Sistri.

 

A conclusione delle celebrazioni ha preso la parola il professor Nando dalla Chiesa, figlio del generale saluzzese. «Quando mi si chiede oggi cosa si può fare contro la mafia, bisogna far si che la propria firma sia sempre credibile, mai certificare il falso, qualcosa che non è, come faceva mio padre nei vari rapporti che scriveva e che mandava alla Commissione parlamentare antimafia».