WELFARE / 07.01.21

SUPERBONUS 110%

Maxi intervento a Parma su 10 immobili di Edilizia Residenziale Pubblica

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Stilato l’elenco degli immobili di proprietà del Comune di Parma in gestione ad ACER da riqualificare energeticamente usufruendo delle recenti agevolazioni fiscali governative

Il Comune di Parma ha approvato lo Studio di Fattibilità del “Piano straordinario di riqualificazione energetica del Patrimonio ERP 2020-22” anticipando di qualche giorno il sigillo definitivo del Senato sulla nuova Legge di Bilancio 2021, con cui è stata prorogata la detrazione fiscale del Superbonus 110%.

Era stato il cosiddetto “Decreto Rilancio”, dello scorso maggio, ad estendere il Superbonus anche agli ex Istituti Autonomi delle Case Popolari (IACP), accendendo immediatamente l’interesse del Comune di Parma e di ACER, dato che le agevolazioni potevano essere erogate con il meccanismo fiscale dello ‘sconto in fattura’ eseguito delle aziende appaltatrici, con un conseguente azzeramento potenziale del costo degli interventi. Ma ci sono voluti poi la conversione in legge, due decreti attuativi e varie circolari dell’Agenzia delle Entrate per avere un quadro definito delle possibili opzioni.

I tecnici comunali e di ACER Parma hanno studiato a fondo questa opportunità e, tra agosto e settembre, hanno mappato 18 grandi immobili Erp, interamente di proprietà pubblica, per selezionare i candidati su cui avviare rapidamente gli interventi manutentivi necessari a migliorare di almeno due classi l’attestato di certificazione energetica. Applicando una analisi multicriterio (consumi energetici elevati, grandi dimensioni, volumetrie semplificate, vetustà costruttiva e degli impianti, criticità facciate, semplice cantierabilità, buona esposizione solare, tempi rapidi di esecuzione) incrociata poi con i fattori progettuali, le risorse economiche disponibili e la distribuzione territoriale, è emersa una graduatoria di fattibilità che ha individuato 10 immobili Erp, per complessivi 347 alloggi, che ad oggi accolgono più di 500 inquilini della case popolari.

Gli immobili ricompresi nel Piano straordinario di riqualificazione energetica sono: Viale dei Mille 60-78 (1921); Strada Garibaldi 46 - Viale Bottego 2 (1953); Piazza La Pira 17,19,21 (1985); Via Taro 15,17,19 (1957); Via Taro 21,23,25 (1957); Via Nenni 33,35,37 - Strada Budellungo 14,16 (1982); Piazzale Marsala 3 (1906); Piazzale Marsala 5 (1906); Via Solari 17,19 (1925); Via Catullo 1 - Via Lepido 37,39 (1960).

«L’edilizia popolare è sempre stata per la nostra Amministrazione una priorità in cui abbiamo investito risorse importanti per essere al fianco di chi è più fragile, secondo tre indirizzi essenziali: rigenerazione, sostenibilità e inclusione - sottolinea l’assessore Laura Rossi - Grazie all’attivazione del Superbonus energetico, in partnership con ACER Parma, il Comune di Parma ha l'opportunità di avviare un piano di interventi organico e massiccio di riqualificazione del patrimonio residenziale pubblico, azzerando quasi completamente gli oneri a carico dell’Ente. Con questo meccanismo di welfare abitativo, gli immobili non miglioreranno solo l’aspetto, ma saranno abbattute le emissioni inquinanti derivanti dagli impianti di riscaldamento e attivati risparmi evidenti nelle bollette per gli inquilini, oltre a generare lavoro per gli operatori del settore edile».

 

Le tipologie di lavori agevolate dal Superbonus sono piuttosto articolate e saranno oggetto di specifica progettazione a seguito di diagnosi energetica per ogni singolo edificio. Con i cantieri previsti, verrà migliorato l'isolamento termico degli edifici, saranno sostituiti gli infissi e le schermature solari, con un vantaggio importante a livello energetico e di isolamento acustico, ma potranno anche essere sostituiti i singoli impianti di riscaldamento e installati pannelli fotovoltaici abbinati a colonnine di ricarica elettrica. Il

tutto si affiancherà all’utilizzo del cd. “Bonus facciate”, un’ulteriore detrazione fiscale del 90% relativa alle spese sostenute per il rifacimento dei prospetti esterni, dei balconi e degli ornamenti delle facciate degli edifici, non ricomprese nel Superbonus energetico, ma utilizzabili con lo stesso meccanismo dello ‘sconto in fattura’.

L’Arch. Andrea Cantini, responsabile dell’Ufficio Politiche Abitative del Comune, evidenzia «Il Comune di Parma è da sempre impegnato nell’individuazione di soluzioni concrete e innovative che consentano di migliorare sensibilmente l’impronta ecologica urbana e tra le principali emerge l’Edilizia Sociale Sostenibile. L’occasione del Superbonus è una opportunità che non poteva essere ignorata. Grazie all’impegno messo in campo in stretta collaborazione con ACER Parma, tra il 2020 e il 30 giugno 2023, termine di scadenza della detrazione, prevediamo un investimento complessivo che supererà i 10 milioni di euro. Non tutte le spese saranno coperte dalle detrazioni fiscali e a tal fine, per gli immobili di proprietà comunale, sono stati già intercettati dei finanziamenti regionali pari a 2,6 milioni di euro ed è stato previsto un ulteriore accantonamento pluriennale di cofinanziamento di € 600.000 per il triennio 2020-21-22 che troverà capienza nel bilancio di ACER Parma, relativamente alle risorse dei proventi derivanti da canoni di locazione degli alloggi comunali».

Ad inizio 2021, il Comune stipulerà una convenzione con ACER Parma per stabilire le modalità organizzative di attuazione dallo Studio di Fattibilità appena approvato e avviare rapidamente l’iter dei progetti oggetto di agevolazione. Vista la quantità di progetti e la particolare specificità, agli Uffici Tecnici di ACER Parma competerà il ruolo di cabina di regia e stazione appaltante.

Il Presidente di ACER Parma, dott. Bruno Mambriani, chiarisce il management attuativo del Piano: «Sarà previsto l’affidamento esterno sia della progettazione che delle attività tecnico-amministrative per l'esecuzione dei lavori con 10 procedure indipendenti, quanti sono i cantieri di riqualificazione, grazie ad una standardizzazione delle procedure ed un avanzamento per gradi successivi. Tale scelta permetterà di mantenere un maggiore grado di controllo sulla qualità tecnologica e sulla filiera fiscale richiesta dalla legge, rispetto ad una singola gara ad evidenza pubblica per l’individuazione di un “general contractor”, oltre a tutelare gli Enti con una minore esposizione economica in caso di problematiche legate all’accesso alle detrazioni previste, vista la delicatezza dei meccanismi fiscali legati al Superbonus».

Il Piano straordinario comunale di riqualificazione energetica ha l’ambizione di puntare a perseguire le migliori performance possibili in termini di efficientemente energetico del patrimonio edilizio residenziale pubblico, uno dei settori con minore capacità di rinnovamento, compatibilmente con l’orizzonte temporale oggi previsto per il bonus: l’obiettivo sarà quello di portare gli edifici alla classe energetica più alta possibile, grazie ad uno sforzo che difficilmente potrà essere ripetuto nei prossimi decenni.

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