CULTURA / 10.09.21

“Temporary Signs”

Inaugurate le prime tre opere: progetti scultorei, installativi e di architettura temporanea per reinterpretare i luoghi e gli spazi della città di Parma.

TEMPORARY SIGNS 2

L’inaugurazione di “Temporary Signs”, il progetto di riscrittura ambientale, rivolto gli artisti under 35 e ai loro progetti scultorei, è stata accolta con curiosità e  interesse dalla cittadinanza.

Temporary Signs è la seconda open call di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21, promossa dal Comune di Parma in partnership con l’associazione GAI – Giovani Artisti Italiani, e con la collaborazione di BJCEM - Association Internationale pour la Biennale des Jeunes Créateurs d'Europe et de la Méditerranée.  

Essa contempla progetti scultorei, installativi e di architettura temporanea per reinterpretare i luoghi e gli spazi della città di Parma.  Sono 6 le installazioni che sono state selezionate da una giuria di esperti, nel luglio dello scorso anno, e che verranno posizionate in 6 punti strategici della città, da Via Pascal, passando per Via Trento, arrivando al Ponte di Mezzo.

Nella serata di ieri ne sono state inaugurate tre opere: “Le migliori intenzioni” di Giacomo Gerboni, nel Parco di via Pascal; Transumanza”, opera del “Collettivo Domani”, nel torrente Parma, altezza ponte Verdi e "Parma qua e là" opera di “FG+FDA” sul Ponte di Mezzo.

Al tour inaugurale hanno preso parte il Sindaco,  Federico Pizzarotti; l’Assessore alla Cultura, Michele Guerra; Marco Alessandro Giusta, Presidente Associazione Italiana Circuito Giovani Artisti e  Leonardo Spadi, Consigliere Incaricato per la Creatività Giovanile; Francesca Velani, Coordinatrice Parma 2020+21. Per il Comune era presente anche il Vice Presidente Vicario del Consiglio Comunale, Sandro Maria Campanini.

Soddisfazione è stata espressa dall’Assessore alla Cultura, Michele Guerra, che ha palato di un progetto innovativo che vede l’installazione di opere temporanee in varie zone della città, grazie alla creatività degli artisti selezionati con un bando ad hoc.

Marco Alessandro Giusta, Presidente Associazione Italiana Circuito Giovani Artisti, ha commentato che si tratta di un’iniziativa che valorizza la portata creativa degli artisti contestualizzandola sul territorio. Francesca Velani, Coordinatrice Parma 2020+21, ha sottolineato come il progetto messo in campo abbia permesso di portare l’arte performativa in ambienti inconsueti. Il Sindaco, Federico Pizzarotti, ha rimarcato come le opere “non ci lascino indifferenti ed invitino ad una riflessione, valorizzando energie creative di giovani artisti ed i luoghi in cui sono collocate”.

Il momento è stato allietato dalla performance live di Anna Bassy, esponente della scena new soul underground, si differenzia per il forte taglio internazionale, con sonorità gospel,  roots reggae ed irhythm and blues. Italo nigeriana, nata e cresciuta a Verona, esordisce nel 2016. Nei suoi brani risuonano vari mondi, tutti nati dalla sola voce accompagnata da una chitarra acustica ed in seguito rimodellati negli arrangiamenti da lei e dalla sua band (Pietro Girardi alla chitarra, Andrea Montagner al basso e Pietro Pizzoli alla batteria).

La prima opera ad essere stata inaugurata è “Le migliori intenzioni” di Giacomo Gerboni, vincitore della Call. Il progetto artistico "Le Migliori Intenzioni", portato avanti da Giacomo Gerboni, giovane artista di Parma, riflette su quelle che sono le migliori intenzioni che viviamo personalmente nel quotidiano e sui desideri che muovono ogni nostra singola azione; per poi giocare sull’ambiguità più generale dei concetti soggettivi di bene e male, di come le migliori intenzioni (come quelle di conquista o di protezione), possano avere spesso risultati inaspettati o persino opposti a quelli desiderati.  L'opera, situata in questa area periferica, vuole diventare innesco di dinamiche inedite al fine di valorizzare il parco e la comunità che quotidianamente lo vive. Questa scultura in legno vuole concretizzare un sentimento per un luogo per ri-donarlo al luogo stesso, attivando le persone che lo abitano e lo vivono ogni giorno e le tutte persone che ancora non lo conoscono.  Il progetto auspica ad attivare esplorazioni che possano arricchire la consapevolezza della cittadinanza della presenza di questa e altre zone verdi del quartiere circostante e non si escluse possa diventare un nuovo punto nodale per futuri eventi culturali o performance artistiche cittadine.

E’ seguita l’inaugurazione di Transumanza - opera del Collettivo Domani – situata nel torrente Parma, all’altezza Ponte Verdi. L'opera "Transumanza" del collettivo Domani, fiume, composto da Beatrice Ciacchella e Andrea Lusignani, architetto e ingegnere,  riassume in modo pratico il loro punto di vista sul tema della valorizzazione culturale e del paesaggio - frutto di un percorso condiviso tra architettura, grafica e land-art, lavorando per committenti privati e collaborando ad iniziative pubbliche volte alla valorizzazione fluviale. L’installazione nasce con l’intento di regalare persistenza ad un fenomeno tanto antico quanto fugace, che regolarmente avviene nel cuore della città di Parma: quello della transumanza. Cinque pecore d’oro realizzate nell’alveo del torrente ricorderanno la ricchezza di questa attività, proclamata Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, fornendo inoltre un pretesto per guardare la città da una prospettiva diversa. 

Per concludere con “Parma qua e La”, opera di “FG+FDA”, sul ponte di Mezzo. Il progetto artistico "Parma Qua e La'", portato avanti da due giovani artiste di Parma, Francesca Giannini e Francesca De Angelis, vede il Ponte di Mezzo reinterpretato come luogo di scambio e azione da parte di chi solitamente lo vive come passaggio: collega i quartieri ed è confine liquido tra tradizioni e innovazione contemporanea.  L’installazione è un sistema di elementi - cartelli e binocolo - che rende il transito sul ponte un’esperienza.  Le artiste vogliono operare sul luogo innescando un confronto tra tradizione e esperienza.