Polizia Locale
Controlli e sanzioni in diversi locali del centro storico.
Polizia Locale in azione, con attività di controllo mirate, nella serata di giovedì 7 ottobre, con particolare riguardo al rispetto delle norme anticovid ed in merito alla tutela della civile convivenza.
Dalle ore 22 e sino alle prime ore di venerdì, il nucleo di Polizia Annonaria e Polizia Giudiziaria della Polizia Locale, sotto la direzione del Comandante, Michele Cassano, ha effettuato una serie di controlli per verificare alcune segnalazioni di cittadini del centro storico, che lamentavano alcune problematiche inerenti comportamenti irrispettosi del loro diritto al riposo notturno. I controlli hanno riguardato tre pubblici esercizi e un esercizio di vicinato.
La prima ispezione ha avuto luogo verso le 23, in borgo del Gallo, dove gli agenti hanno verificato la presenza di un trattenimento musicale dal vivo con chitarra amplificata, strumento a percussione e due voci, a porte aperte e stazionamento della clientela sulla pubblica via, intenta a consumare bevande. All’interno del locale, di circa 15 metri quadrati, è stato accertato un assembramento con circa 30 persone, oltre i limiti consentiti dalla normativa anticovid. Al titolare del locale è stata contestata immediatamente la sanzione di 400 euro per non aver rispettato le misure di sicurezza previste dai protocolli regionali; alla sanzione pecuniaria si aggiunte l’applicazione della sanzione accessoria: la chiusura del pubblico esercizio per 5 giorni, così come previsto dall’art. 4, del DL 19/2020 conv. in legge 35/2020. Inoltre, per le violazioni riscontrate, farà seguito la sanzione amministrativa di mille e 32 euro per inottemperanza alle prescrizioni ex art. 9 del TULPS - Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.
Il secondo sopralluogo, poco prima della mezzanotte, ha interessato un esercizio di vicinato di via Garibaldi. Gli agenti hanno accertato e contestato la vendita per asporto di bevande alcoliche in bottiglie di vetro a numerosi clienti, che, in parte, stazionavano sulla pubblica via, in violazione dell’art. 5 c. 1 del “Regolamento per la convivenza tra le funzioni residenziali e le attività di esercizio pubblico e svago nei centri urbani”. La normativa vigente vieta la vendita di bevande alcoliche per asporto oltre le ore 22, prevedendo la sanzione 300 euro, con la sospensione dell’attività fino a 3giorni.
Il terzo intervento ha interessato un pubblico esercizio, non distante da piazza della Pace, poco dopo la mezzanotte: è stata accertata la somministrazione di bevande alcoliche per asporto, consumate da numerose persone, stazionanti davanti all’ingresso del locale e lungo la pubblica via, con diffusione sonora ad alto volume e a porte aperte. Anche in questo caso, è stata contestata la sanzione amministrativa di mille e 32 euro per l'inottemperanza alle prescrizioni ex art. 9 del TULPS – Testo unico delle leggi di Pubblica Sicurezza, che prevedono la chiusura alle ore 20, esercitando la somministrazione unicamente in area interna, la vigilanza sulla propria clientela al fine di evitare stazionamento in area esterna al locale; inoltre, si è provveduto a sanzionare il titolare per l’omessa esposizione degli orari al pubblico come prevede l’art. 16 c.2 la L.R. 14/2003 e s.m.i. con la sanzione pecuniaria di 308 euro.
All’una circa, ha avuto luogo l’ultimo accertamento, in strada del Conservatorio con verifiche su un pubblico esercizio in cui sono state riscontrate un abusivo ampliamento di superficie dell’occupazione esterna, oltre alla omessa sospensione dell’attività alle ore 24, rientrando il locale nell’area ove vige la regolamentazione della “zonizzazione acustica”. La sanzione prevista è di 300 euro. Inoltre, durante l’ispezione, non è sfuggita al personale, diretto dal commissario di Polizia locale responsabile del nucleo, la violazione degli obblighi di sorvegliabilità del pubblico esercizio, in quanto la porta e la controporta che collegano il pubblico esercizio alle cantine condominiali non erano sigillate, consentendo di fatto l’accessibilità al vano cantine e pregiudicando, di conseguenza, i requisiti di sorvegliabilità del locale, necessari per il rilascio del titolo autorizzatorio.
“La convivenza è un valore della nostra comunità, un delicato esercizio di equilibrio tra i diversi interessi in campo, in cui ogni soggetto è chiamato a giocare lealmente il proprio ruolo. – commenta l’Assessore alla Sicurezza e al Commercio Cristiano Casa -. Questi controlli continueranno non solo nelle zone centrali di Parma, finalizzati a garantire il rispetto delle norme di buona convivenza, e a convincere i furbetti a rispettare le regole”.