Droni per la mappatura dell'amianto
Primo volo per censire la presenza di fibre volatili negli edifici privati del territorio
Primo volo per la mappatura dell'amianto con le classi dell'ITIS di Biotecnologie ambientali e sanitarie e gli Assessori Tiziana Benassi e Michele Alinovi.
Il Comune di Parma ha affidato alla ditta Aerodron l’incarico di mappatura delle coperture in amianto degli edifici del territorio comunale. Il progetto è stato presenta all’interno del programma della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, presso il campo sportivo di via Don Camesasca (ASD La Grande) con una dimostrazione di volo con i droni, alla presenza della IV e V ABA accompagnati dai docenti Cancellaro, Conforti e Di Maggio dell’Istituto ITIS Leonardo Da Vinci. L’incontro è stato promosso come momento di formazione e di coinvolgimento su temi rilevanti come le nuove tecnologie e la tutela dell’ambiente.
Le applicazioni della tecnologia del drone e i relativi ambiti e i regolamenti e le autorizzazioni necessarie, sono stati illustrati agli studenti per comprendere tutto ciò che sta a monte di un’operazione di rilievo eseguita con il SAPR (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto), dal controllo dell’area da rilevare sotto l’aspetto aeronautico, sino la preparazione vera e propria di una missione.
Il monitoraggio del territorio comunale sarà avviato a partire dal mese di dicembre 2021 e si concluderà entro il mese di febbraio 2022, con l’elaborazione delle mappe di restituzione dello stato di conservazione delle coperture e della vicinanza a siti, edifici e luoghi sensibili. Il drone che effettuerà le riprese sarà dotato di moderni strumenti di visione aerea in grado di individuare le coperture in cemento-amianto. Le immagini acquisite dovranno essere sovrapposte alla Cartografia Catastale in modo da permettere la stesura di piani di gestione del rischio amianto collegando la localizzazione della copertura con la proprietà.
I voli saranno eseguiti con droni ad ala fissa ad una altitudine operativa compresa tra 80 e 120 m. Verrà utilizzato un sensore RGB con una risoluzione di 20 megapixel in grado di generare immagini a terra con una risoluzione di 2-3 cm/pixel. Le immagini ottenute saranno elaborate con specifici algoritmi, messi a punto da Aerodron con la collaborazione di importanti Università italiane, in grado di riconoscere la firma spettrale dell'MCA (materiale contenente amianto).
L’utilizzo dell’amianto è vietato dal 1992 ma tale materiale è ancora molto presente in molti edifici soprattutto sulle coperture, in particolare nelle famose lastre di “Eternit”. L’amianto è pericoloso quando inizia a liberare nell’aria le proprie fibre. E’ quindi importante valutare sempre il grado di conservazione e di degrado del materiale contenente amianto (lastre di fibrocemento, tubi, rivestimenti isolanti…). L’inalazione delle fibre può comportare gravi malattie all’apparato respiratorio (asbestosi, carcinoma polmonare, mesotelioma).
La mappatura delle coperture in amianto con aerodrone consentirà infatti al Comune di censire la presenza di questo materiale sugli edifici del territorio comunale, verificarne lo stato di conservazione e attivare i necessari interventi di monitoraggio o bonifica. Il proprietario di un immobile ove sono presenti materiali contenenti amianto deve effettuare la valutazione del rischio da ripetere periodicamente fino a che il materiale contenente amianto non sarà stato completamente bonificato o rimosso. La rimozione dell’amianto dagli edifici dovrà essere eseguita a cura e spese dei proprietari che potranno beneficiare degli incentivi statali in tema di riqualificazione edilizia (superbonus e altre detrazioni). Per le piccole quantità di materiali contenenti amianto (cucce per animali, cisterne, tubi e lastre fino a 24metro quadrati) è invece sempre attivo il servizio di micro-raccolta da parte di IREN Ambiente, gratuito per le utenze TARI domestiche e a carico del Comune.
“La tutela ambientale e la qualità della vita a Parma passano anche da questa nuova e importante attività di monitoraggio e controllo dell’eternit sugli edifici, un vero censimento mai avvenuto prima con aerodroni. Nel corso degli anni abbiamo eliminato l’amianto dal tetto di tutti gli edifici scolastici, era un nostro obiettivo e Parma è stata tra le prime realtà italiane ad attivarsi in questo senso. Ora la città farà un nuovo fondamentale passo verso la qualità della vita e della tutela ambientale, ci auguriamo che tante altre città italiane possano seguire il nostro esempio” – dichiarano l’Assessore alle politiche di sostenibilità ambientale Tiziana Benassi e l’Assessore alle politiche di pianificazione e sviluppo del territorio e delle opere pubbliche Michele Alinovi.
Oltre agli spazi pubblici bonificati dal Comune la mappatura che prenderà il via nelle prossime settimane metterà in luce la situazione negli edifici di privati che spesso vedono la presenza di coperture di cemento amianto con fibre fortemente volatili. Sarà un percorso che sosterrà i proprietari degli immobili nel prendere coscienza del problema e a prevedere gli interventi opportuni (L'Assessore Alinovi ha ricordato, in questo senso l'esperienza di Corcagnano, dove privati hanno bonificato parti importanti delle copertura dell'ex stabilimento Star).