GIOVANI E CREATIVITÀ / 12.03.11

Ostello della Gioventù: intitolazione a Luciano Ferraris, educatore e fondatore dei Foulards Blancs italiani

L’Ostello della Gioventù di via San Leonardo verrà intitolato a Luciano Ferraris, il fondatore della Comunità italiana Notre Dame de Lourdes – Foulards Blancs. Intitolazione non casuale, poiché la struttura viene dedicata a un uomo che per tutta la vita fu un grandissimo educatore.


L’Ostello della Gioventù di via San Leonardo verrà intitolato a Luciano Ferraris, il fondatore della Comunità italiana Notre Dame de Lourdes – Foulards Blancs. Intitolazione non casuale, poiché la struttura viene dedicata a un uomo che per tutta la vita fu un grandissimo educatore.

Realizzato dal Comune di Parma e gestito da AuroraDomus (società del gruppo Colser-AuroraDomus) e A.I.G. (Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù), l’Ostello della Gioventù è nato nel 2007 per essere un luogo di accoglienza e promozione dell’arte e della cultura del territorio della città e un punto d’incontro per persone di differenti provenienze e culture.

“Questo è un luogo dal quale partire per conoscere Parma, ma è anche e soprattutto un luogo di ospitalità, passaggio e incontro fra culture diverse”, spiega l’assessore al Benessere e alla creatività giovanile, Lorenzo Lasagna, che aggiunge: “La storia di Ferraris testimonia la necessità, avvertita da ciascuno di noi, di dedicarsi ai bisogni degli altri”.

“Ferraris è stato un grande educatore e il suo pensiero è ancora attuale, perché i ragazzi hanno bisogno di credere nei valori positivi della convivenza civile e del rispetto delle regole”, aggiunge l’assessore alla Toponomastica, Fabio Fecci.

“I valori legati allo scoutismo sono valori fondanti per tutta la nostra comunità, ed è per questo che l’Amministrazione ha già intitolato molte strade agli scout”, conclude Ferdinando Sandroni, delegato del sindaco all’Associazionismo e alla Cooperazione internazionale.

Luciano Ferraris nacque a Torino il 18 settembre 1914 e morì l’8 giugno 1989.
Fin da ragazzo iniziò a frequentare l’Opera dei Salesiani di don Bosco, impegnandosi nell’animazione degli scout.
Disegnatore alla Fiat, fu sottoufficiale dell’Aeronautica durante la Seconda guerra mondiale.
Nel 1945 promosse la rinascita dello scoutismo, ricostituendo alcuni gruppi scout presso gli oratori dei salesiani, con mezzi poverissimi, ma con la voglia di ricostruire esperienze positive per i giovani che uscivano dall’esperienza della guerra.
Nel 1952 scoprì la ricchezza dell’esperienza al servizio degli ammalati di Lourdes e proprio durante un pellegrinaggio conobbe i Foulards Blancs francesi. Così riuscì nel 1958 a far nascere anche in Italia l’esperienza del servizio scout agli ammalati che in pochi anni vide migliaia di giovani sui treni dell’Unitalsi e dell’Oftal prestare servizio a chi era costretto a vivere nella sofferenza.Per quasi trent’anni partecipò in prima persona all’animazione e alla direzione dei pellegrinaggi nazionale a Lourdes e a Loreto, poi, quando nel 1979 la comunità Foulard Bianchi fu in grado di camminare da sola, tornò a dedicarsi all’educazione, all’animazione e al servizio agli emarginati, con corsi per educatori e diverse pubblicazioni sull’argomento.