FAMIGLIA E PERSONA / 04.12.13

Ferretti su esuberi STT: ora è impossibile la mobilità fra partecipate

L’assessore alle società partecipate Marco Ferretti interviene in merito alla vertenza della partecipata STT.
Marco Ferretti_web

L’assessore alle società partecipate Marco Ferretti interviene sulla nota diramata dai sindacati di categoria CGIL, CISL e UIL in merito alla vertenza della partecipata STT:

“E’ vero che dopo il mio insediamento ho avuto contatti con le organizzazioni sindacali e che mi ero impegnato a verificare la possibilità di risolvere il problema di  ricollocazione dei lavoratori in esubero dipendenti della società STT.

Intanto faccio presente che dei 10 lavoratori collocati in cassa integrazione, attualmente 3 lavorano in STT e altri 3 sono distaccati temporaneamente presso la società Parma Infrastrutture. Al momento restano quindi 4 persone che non svolgono attività lavorativa.

Detto questo, pur essendo dispiaciuto per questi lavoratori, che si trovano comunque nell’incertezza per il loro futuro, voglio rendere noto di avere dato corso a quanto promesso. Infatti ho esperito una ricognizione fra le società partecipate del Comune, dalla quale non  sono scaturiti risultati positivi per la possibile assunzione di questi lavoratori, in quanto anche i pochi posti disponibili non presentavano alcuna affinità con la loro attività professionale.

Per di più,  nel frattempo, lo scenario normativo è radicalmente mutato, rendendo impossibile qualsiasi forma di mobilità degli esuberi da una società partecipata all’altra. E questo non certo per colpa del Comune di Parma.

Questo tipo di mobilità era infatti permesso, al momento in cui era aperta la trattativa con le organizzazioni sindacali, in virtù dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n. 101/2013. In sede di riconversione, la legge n. 125 del 30 ottobre scorso, ha però soppresso la norma che consentiva la mobilità dei dipendenti fra le aziende partecipate, demandando ogni eventuale diversa decisione in merito alla legge di stabilità, che è ancora in fase di evoluzione e che oggi non contiene  nessuna previsione del genere.

Da parte del Comune, quindi non c’è stato nessun disinteresse, ma semplicemente la presa d’atto di condizioni che oggi non consentono di raggiungere un risultato positivo sulla vicenda.

Per parte mia resta la piena disponibilità al dialogo per cercare, se esistono, soluzioni percorribili anche se queste,  ora, non dipendono dalla nostra volontà”.

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