Documentazione autovelox: Il Tar dà ragione al Comune e condanna il Movimento Nuovi Consumatori anche al pagamento delle spese legali
Il TAR di Parma ha dichiarato irricevibile il ricorso proposto dal Movimento Nuovi Consumatori.
Dopo la pronuncia inequivocabile del Tribunale di Parma a favore del Comune, alla quale non è stato proposto il preannunciato appello, anche il TAR di Parma dà ragione all’Ente di Piazza Garibaldi, bocciando il ricorso del Movimento Nuovi Consumatori per la supposta mancata consegna di documentazione relativa alla vicenda autovelox da parte dell’allora comandante della Polizia Municipale Patrizia Verrusio.
Il TAR di Parma, infatti, ha dichiarato irricevibile il ricorso proposto dal Movimento Nuovi Consumatori, per l’annullamento del provvedimento di diniego di accesso emesso dal Comandante della Polizia Municipale di Parma.
Ammettendo la sconfitta, il Movimento Nuovi Consumatori esulta creando un nuovo polverone sull’autorizzazione di Anas, e sostenendo che il Tar avrebbe preso atto dell’ “Inesistenza del provvedimento di Autorizzazione di Anas al Comune di Parma per l’installazione dei velox”.
In realtà nella sentenza si legge semplicemente che “l’adozione dell’autorizzazione rilasciata da Anas in data 8 ottobre 2013 conferma l’inesistenza dell’autorizzazione datata 16 gennaio 2013, oggetto di accesso”, quindi dice che l’Associazione ha chiesto l’accesso ad un documento inesistente.
Il Tar non entra affatto nel merito della validità dell’autorizzazione rilasciata appunto l’8 ottobre, ma avente validità dal 16 dicembre 2012, anche a seguito del nulla osta tecnico di Anas intervenuto nei giorni precedenti, come pienamente confermato dall’unico pronunciamento del Tribunale di Parma in materia di autovelox, al quale (chissà perché?) non è stato opposto alcun ricorso in tempo utile.
Da ultimo ribadiamo ancora una volta che l’autorizzazione di ANAS non riguardava il meccanismo di rilevazione della velocità (di competenza del Prefetto), ma soltanto il posizionamento del contenitore.
Ad ogni buon conto pubblichiamo la sentenza del TAR sul sito del Comune, in modo che ogni cittadino possa farsi un’idea di come stanno effettivamente le cose.