CULTURA / 24.09.14

Pizzarotti oggi a Roma per il rilancio del Regio

L’incontro, promosso dal sindaco di Cremona, vedrà presenti tutte le città sedi dei teatri di tradizione, che vedono a rischio il loro futuro.
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Giovedì 25 settembre -  alle ore 14, a Roma, presso il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, si terrà  un incontro con il ministro Dario Franceschini da parte dei sindaci di città con teatri di tradizione. L’appuntamento è stato richiesto nelle scorse settimane da 25 sindaci di tutta Italia per affrontare problematiche e prospettive relative a questa tipologia di teatri che, come è noto, necessitano di un rilancio.

Fra loro non poteva mancare Federico Pizzarotti, che  sarà domani a Roma con i colleghi delle altre città per reclamare l’attenzione del Governo sul Teatro Regio, messo in difficoltà dalla situazione economica a tutti nota, e purtroppo in gran parte condivisa  con gli altri teatri di tradizione.

Saranno 17  i rappresentanti politici presenti a Roma, tra sindaci e assessori alla Cultura dei vari Comuni: infatti, insieme a Parma, saranno rappresentate Cremona (Comune capofila che ha promosso questa iniziativa),  Ferrara, Livorno, Bergamo, Treviso, Macerata, Piacenza, Novara, Reggio Emilia, Lecce, Brescia, Sassari, Pavia, Modena, Chieti, Catania. Gli amministratori saranno accompagnati dal presidente dell’ATIT (Associazione italiana Teatri di Tradizione), Giuseppe Gherpelli, in rappresentanza di tutti i teatri di tradizione, e dalla consigliera dell'Associazione, Angela Cauzzi, sovrintendente del Teatro Ponchielli di Cremona. Da segnalare inoltre il vivo interesse per l’iniziativa da parte de presidente nazionale dell’ANCI, Piero Fassino.

“Il Decreto Cultura, recentemente approvato – hanno scritto i sindaci nella lettera in cui hanno chiesto un incontro costruttivo con il ministro - rappresenta una scelta importante e sostanziale in base alla quale sono state elaborate alcune misure significative per il rilancio delle fondazioni liriche-sinfoniche. Alla luce di questo provvedimento, che non comprende i teatri di tradizione, e alla luce dell'importanza di queste istituzioni culturali per i nostri territori, abbiamo ritenuto necessario costruire sinergie tra le città sedi di questo tipo di teatri”.

"I teatri di tradizione – si legge poi nella lettera inviata al Ministro - da anni sono accomunati da crescenti difficoltà relative alla sostenibilità economica, alla manutenzione, alla programmazione. Problematiche che vanno sanate per consentire a queste istituzioni culturali di continuare a svolgere il loro prezioso compito all'interno dei nostri territori”.

Nel frattempo i sindaci coinvolti hanno condiviso tra loro un documento, elaborato dall’ATIT, dove sono presenti alcune proposte concrete da sottoporre all’attenzione del ministro Dario Franceschini, come quella, ad esempio, di far rientrare le donazioni ai teatri di tradizione nell’ambito del regime fiscale agevolato: un obiettivo che, se raggiunto, contribuirebbe al sostegno dell'attività teatrale che rappresenta, per tutte le città coinvolte, un'importante risorsa da rilanciare e sviluppare.

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