“La sfida del cubo di ghiaccio” è approdata nelle scuole
Il progetto legato a “La sfida del cubo di ghiaccio” è stato illustrato questa mattina dall’assessore ai lavori pubblici ed energia Michele Alinovi e dall’ingegner Francesco Fulvi dell’associazione Network Casaclima Emilia Romagna a tre classi della scuola Don Cavalli, le sezioni B di 1a, 2a e 3a.
Efficienza energetica e nuove tecniche costruttive sono alla base del progetto che avrà il suo momento culminante sabato 27 con un convegno tra le 9 e le 12.30 al Palazzo del Governatore, dal titolo eloquente: “Edilizia sostenibile e risparmio energetico, casi pratici e approfondimenti tecnici” e che si lega direttamente alla scommessa del cubo di ghiaccio che si trova nella casetta di Casaclima proprio in piazza Garibaldi e che verrà svelato al pubblico sempre sabato verso le 12.45.
Anche i ragazzi della scuola sono stati invitati a partecipare usando l’apposita scheda per indovinare che percentuale di ghiaccio è rimasta a 15 giorni dal posizionamento del cubo.
L’incontro a cui ha partecipato la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Montebello, Alessandra Melej, ha visto l’intervento dell’assessore Alinovi che si è concentrato sull’importanza del risparmio energetico ed ha illustrato le intenzioni dell’Amministrazione in merito al progetto di recupero della Don Milani come scuola all’avanguardia ed energeticamente sostenibile. “I costi si aggirano sui 3 milioni di euro, di cui la metà finanziati dal Comune e l’altra dal soggetto privato che verrà coinvolto per dare seguito al progetto stesso.
Tutto questo, però, – ha detto – sarà possibile solo se il governo centrale ci aiuterà”. Il progetto prevede la messa in sicurezza dell’attuale edificio aggiornandolo alle norme antisismiche, contempla radicali interventi per migliorare l’efficienza energetica della scuola ed il recupero di spazi nella parte al seminterrato.
Il Paes – Piano d’azione per l’energia sostenibile -, approvato dal Comune, prevede fra le proprie finalità quella di sensibilizzare le nuove generazioni proprio in merito alle sfide che il piano stesso propone e che sono in linea con gli indirizzi europei legati ad una riduzione entro il 2020 del 20 % dell’anidride carbonica, un aumento del 20% dell’efficienza energetica e un incremento del 20 % di energie derivanti da fonti rinnovabili.
Per questo le nuove tecniche costruttive legate alla realizzazione di edifici passivi sono oggi un argomento di grande attualità a fronte delle esigenze legate all’impatto ambientale dell’edificio stesso, ai consumi energetici ed all’utilizzo di fonti rinnovabili.
Realizzare abitazioni in cui i consumi energetici sono ridotti al minino, come sarà per esempio anche per la nuova scuola Racagnai, non è più un miraggio ma una realtà determinante per il futuro, dal momento che il 50 % degli inquinanti derivano proprio dal riscaldamento di edifici. Pannelli solari, pale eoliche ma soprattutto un cambiamento nel modo di pensare al futuro sono stati ulteriori elementi di riflessione per i ragazzi.