2° anno da Città Creativa Unesco Gastronomia
Un'appassionante tavola rotonda con il territorio.
Un incontro con la città per celebrare l’anniversario del riconoscimento di Parma come Città Creativa UNESCO per la Gastronomia, raccontare il percorso ad oggi e le linee di sviluppo future della Fondazione Parma UNESCO Creative City of Gastronomy, nata per rendere operativo il progetto “Parma UNESCO” e promuovere lo sviluppo del territorio.
L’11 dicembre 2015 Parma è stata designata, prima città in Italia, Città Creativa UNESCO per la Gastronomia: una data che rappresenta un vero spartiacque per la capitale della Food Valley italiana. Oggi, sabato 16 dicembre l’importante anniversario è stato celebrato con la presentazione alla cittadinanza della Fondazione Parma UNESCO Creative City of Gastronomy e delle linee sue iniziative e linee di sviluppo future.
Una tavola rotonda cui sono intervenuti: Massimo Spigaroli, presidente Fondazione Parma Unesco Creative City of Gastronomy; Cristiano Casa, assessore Turismo e progetto UNESCO del Comune di Parma; Michele Guerra, assessore Cultura del Comune di Parma; Andrea Fabbri, presidente corso di laurea in Scienze Gastronomiche dell’Università degli Studi di Parma; Andrea Belli, Group Communication and External Relations Barilla; Enrico Bergonzi, presidente Parma Quality Restaurants; Giuseppe Vignali, direttore Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano, Riserva MAB UNESCO; Maurizio Marello, sindaco del Comune di Alba; Andrea Grignaffini, giornalista e gastronomo; Giovanni Ballarini, presidente onorario Accademia Cucina Italiana. Con le conclusioni del sindaco del Comune di Parma Federico Pizzarotti, del senatore Giorgio Pagliari, del consigliere regionale Barbara Lori. A moderare l’incontro, il giornalista Luca Pelagatti.
Massimo Spigaroli presidente Fondazione Parma Unesco Creativity City of Gastronomy ha aperto l’incontro. “Oggi festeggiamo un compleanno che è l’inizio di una sfida; il riconoscimento Unesco ci dà la possibilità di far conoscere i nostri territori ma ci obbliga a lavorare con passione per il sistema Parma. Con il brand Parma ci siamo posti di implementare tre aree: formazione, esperienza e saper fare. Vogliamo sviluppare un sistema Parma allargato che sia un esempio da seguire a livello internazionale per la gastronomia.”
L’assessore Cristiano Casa ha spiegato l’obiettivo della tavola rotonda che raccoglie gli esiti di due anni di lavoro sul tema, ma soprattutto guarda ai suoi sviluppi futuri. “Stiamo partendo per questa avventura con molti attori, un gruppo ampio di soggetti che rappresentano le diverse realtà del nostro territorio. Stiamo mettendo a sistema un progetto importante che mette insieme pubblico e privato. L’obiettivo è far conoscere il brand Parma e il nostro territorio attraverso le sue eccellenze, dando propulsione al turismo e all’internazionalizzazione dei nostri prodotti. Un sistema allargato quindi che vedrà una comunicazione ed iniziative coordinate sul brand Parma a livello nazionale e internazionale”.
L’assessore alla cultura Michele Guerra ha auspicato una strategia connessa tra Parma City of gastronomy e i progetti di Parma 2020. Progetti che lascino sul territorio segni concreti, sviluppi di una città che sappia far dialogare associazioni, imprenditori, enti pubblici, dove emergano esigenze ed energie.
Andrea Fabbri ha raccontano la crescita di un’offerta universitaria, istituito nel 2014, il corso di laurea in scienze gastronomiche ha visto la crescita esponenziale delle immatricolazioni e vedrà nel 2018 l’istituzione della prima laurea magistrale in gestione dei sistemi alimentari di qualità della gastronomia. “L’Università c’è e sarà a fianco dei progetti della Fondazione e del Comune. Il 65% degli iscritti ai nostri corsi sono studenti fuori regione. Il nostro territorio parla di gastronomia e cibo meglio che altre realtà, la sfida e l’impegno è farlo in sinergia” ha detto durante il suo intervento.
Il conduttore dei molti interventi che si sono succeduti nella tavola rotonda, Luca Pelagatti, giornalista abituato a raccontare luoghi e cibi del mondo, a questo proposito, ha rimarcato come, a livello nazionale ed internazionale, la grande distribuzione inserisca il nome di Parma nel packaging dei prodotti perché è un sinonimo inequivocabile e immediato di qualità e tradizione, introducendo Andrea Belli delle relazioni esterne di Barilla.
“Barilla è un’azienda con 140 anni di storia. Nata in una piccola bottega alimentare del centro di Parma è ora una multinazionale presente in molti paesi del mondo. A Parma mantiene il suo headquarter, perché Parma è nel suo cuore e nella sua storia. A cominciare dalle competenze in campo di sostenibilità e politiche ambientali, dalle energie in ambiti diversi, siamo a disposizione per partecipare insieme ad una sfida che può essere vinta solo con un gioco di squadra” ha spiegato così Andrea Belli la vicinanza di Barilla S.p.a. ai progetti della Fondazione e della Città della Gastronomia Creativa Unesco.
Enrico Bergonzi ha voluto mostrare la sua giacca da cuoco. Uguale a quella di molti altri chef di ristoranti parmensi, riporta gli stemmi dei Parma Quality Restaurants. “Spesso la ristorazione è legata alla persone. Con il progetto nato un anno fa abbiamo creato uno zoccolo duro di collaborazioni. Un tema non scontato in un ambiente dove la personalizzazione è un biglietto da visita di tanti ristoranti. Abbiamo scelto di proporre i piatti che ci caratterizzano, ma insieme stiamo sviluppando il tema della creatività gastronomica e stiamo attuando proposte che ci vedono insieme dal ristorante di città, alla trattoria di Appennino alla piccola osteria della Bassa. La creatività diventerà la cifra di un territorio già diverso e variegato e che parlerà le diverse lingue che insieme compongono le realtà del parmense”.
Di realtà dei paesaggi d’Appennino, dell’ambiente, così strettamente legato al food, ha parlato Giuseppe Vignali. “La nostra fondazione si occupa di portare sostenibilità nelle aree rurali. I parchi sono nati per proteggere determinate aree del pianeta dall’uomo. Il riconoscimento Unesco di Mab Appennino vuole sostenere , invece, l’equilibrio tra uomo e biosfera, la qualità sociale, le relazioni umane, il senso di comunità e di appartenenza, l’autenticità di un territorio molto esteso. Questo territorio è fortemente collegato ai cibi dei Parma, l’aria, l’acqua degli Appennini lo nutrono. Siamo insieme per portare avanti i valori di pace dell’Unesco, una pace che sia armonia nei territori e nel cibo, ma anche iniziative che lo sappiamo sostenere e valorizzare ».
Andrea Grignaffini è intervenuto partendo dalla sua vivace esperienza di gastronauta. “ Stiamo vivendo un momento straordinario per il cibo. Anche grazie alla televisione, abbiamo della cucina la percezione della sua capacità di creazione ed organizzazione. Per Parma e il suo territorio è arrivato il momento e la possibilità per non parlare solo di anolini. Rielaborare un piatto vuol dire rielaborare un pensiero. In un sistema pesantemente incrostato è giusto puntare sull’ innovazione, è giusto parlare di cultura del cibo”.
Maurizio Marello, primo cittadino di Alba, ha ringraziato Parma per il sostegno alla candidatura Unesco della città piemontese e ha rimarcato le similitudini tra le due città che proseguiranno nelle collaborazioni e nella condivisione di un percorso. “Tra due città benedette da eccellenze gastronomiche, con grandi realtà imprenditoriali con una storia simile, Barilla e Ferrero, con un rapporto iniziato già così felicemente è naturale immaginare un distretto gastronomico, Parma-Alba, forte di un legame di tipo gastronomico, culturale e di stima reciproca che riesca a portare al di fuori dei nostri confini i prodotti preziosi che siamo in grado di offrire”
Giuseppe Ballarini ha lanciato l’idea di “Stati generali della gastronomia” per portare Parma al centro del mondo gastronomico. Barbara Lori ha sottolineato la posizione della Regione di “motore che può intercettare e promuovere le eccellenze, le produzioni di nicchia, la straordinaria tradizione che, anche grazie agli strumenti che una nuova legge regionale ci mette a disposizione, potranno essere usati in sinergia con le iniziative della Fondazione Unesco Parma sia in senso turistico che per valorizzare il tessuto produttivo, a livello nazionale che internazionale”.
Il senatore Pagliari ha voluto sottolineare l’importanza dell’aspetto turistico del brand di Città della Gastronomia “Bisogna raggiungere l’obiettivo di un turismo che sia attirato 12 mesi all’anno, promuovere un territorio senza timidezze verso i territori concorrenti. La sfida passa anche attraverso le infrastrutture e attraverso l’affermazione internazionale di Parma città di Verdi. Non una seconda Salisburgo, ma la città di un Festival che sappia legare al grande evento la rete teatrale, museale, ricettiva, per affermare il ruolo che per storia, tradizione e cultura le spetta”.
Le conclusioni del Sindaco Federico Pizzarotti hanno tracciato un bilancio positivo rispetto ai traguardi raggiunti e proseguito verso la linea futura. “L’orgoglio è una grande qualità. I parmigiani ne vengono, a volte, però, un po’ limitati. Danno per scontato che Parma sia al centro del mondo. In realtà, nel 2014, abbiamo osservato come la città di Parma, in ambito turistico, di attrattività in rete, fosse pressoché assente. La strategia che abbiamo adottato ha guardato a tavoli di lavoro comuni, all’istituzione di una Brand Identity che fosse utilizzata in tutti gli ambiti: aziendale, istituzionale, comunicativo. Per comunicare Parma tutti insieme e allo stesso modo. "Origo" all’Ente Fiere, primo forum internazionale sull’Indicazioni d’origine della UE, la presentazione della Guida Michelin al Teatro Regio, dimostrano che a livello nazionale ed internazionale Parma sta muovendo importanti passi nel suo posizionamento di città riferimento al centro del mondo food. Questo secondo compleanno coglie una festa, traguardi importanti, ma proseguiamo con l’obiettivo di uscire dai nostri confini e di farlo insieme a tutto il territorio di Parma”.