Progetto Portierato sociale - SIforREF
Inaugurazione con l'Assessora Laura Rossi. In via Olivieri tornano le panchine e hanno i colori di lotta e spera.
Un cerchio di panchine colorate in mezzo ai condomini di Via Olivieri segna da oggi la ripresa della socialità, la voglia di stare insieme e il primo passo di un progetto di "Portierato Sociale" (che aderisce al progetto europeo SIforREF). Inagurate dall'Assessora al Welfare del Comune di Parma Laura Rossi sono state riconsegnate al quartiere Pablo tre panchine da tempo in disuso che vogliono, simbolicamente, la ripresa della convivialità ma portano, ciascuna, nei colori scelti anche un tema sociale: rosso per la lotta contro la violenza sulle donne, arcobaleno che simboleggia l'intercultura come chiave per la pace, violetto e rosa per la lotta contro l’Alzheimer.
"Via Olivieri sta diventando un luogo sempre più ricco di contenuti, di energie portate volontariamente e punto di riferimento per questa parte di Parma" ha commentato l'Assessora Laura Rossi.
Un progetto di cui questo inserto colorato e pronto ad ospitare chiacchiere e condivisioni è solo il primo passo che si è concretizzato su iniziativa della delegata all'inclusione Katia Luca', grazie al supporto di “Quattro portieri sociali” intercettati dal progetto europeo sperimentale SIforREF - coordinati dagli operatori di Cooperativa Connessioni ed in stretta sinergia con il mondo dell’associazionismo e del volontariato attivo in quartiere Pablo tra cui la Onlus CIAC. Alla cerimonia erano presenti tanti ospiti della comunità di Via Olivieri, la coordinatrice dei CCV Pablo Ilenia Mazzara, il Presidente della Coop. Connessioni Luca Sardello, Isabella Sommi di Ciac e Luigi Vecchi storico volontario AUSER che per anni è stato attivo nel punto di comunità.
SIforREF - Integrating Refugees in Society and Labour Market through Social Innovation - è un progetto finanziato dal programma europeo Interreg Central Europe con 2,2 milioni di euro e coordinato dall’Università Ca’ Foscari Venezia. E’ partito ad Aprile 2019 e si chiuderà a fine aprile 2022. Il partenariato comprende enti di ricerca, università, Ong, municipalità e enti governativi di Italia, Austria, Slovenia e Germania: 11 partner con varie competenze e responsabilità nell’ambito delle politiche per i rifugiati. Gli enti italiani coinvolti sono il Comune di Parma e l’ASP Città di Bologna (Azienda Pubblica di Servizi alla Persona), e come partner associati CIAC – Centro Immigrazione Asilo Cooperazione Internazionale di Parma e provincia, il Comune di Bologna e la Regione Emilia Romagna.
In Italia sono stati attivati due dei sette progetti pilota previsti dal progetto: uno nell’area metropolitana di Bologna (il Refugee-Receiving Community Lab) e uno a Parma che interessa l’azione sperimentale del Portierato sociale. Esso ha un duplice obiettivo: intercettare, formare e inserire in un nuovo contesto abitativo “Quattro portieri sociali” al fine di promuovere innovative ed efficaci prassi di servizi di vicinato e - proprio grazie alla proficua collaborazione con le numerose e molto attive associazioni di volontariato presenti sul territorio -, attivare azioni concrete volte a soddisfare i bisogni dei residenti più “fragili”. Da un lato quindi il progetto pilota ha offerto la possibilità, per i rifugiati, di acquisire nuove competenze ed esperienze spendibili nella comunità, funzionali per una loro sempre maggiore integrazione nel tessuto locale, per una sempre più efficace socializzazione con i cittadini di Parma.
Dall’altro, offrire la possibilità ai cittadini già residenti nel quartiere Pablo di guardare ai rifugiati non come “soggetti bisognosi” ma come soggetti in grado di offrire aiuto e sostegno per affrontare le necessità collettive del quartiere. Presentandoli, cioè, come una “risorsa” per la collettività e non solo come un “problema” da gestire.
Oltre al ripristino delle panchine, cosa hanno fatto, in concreto, i quattro portieri dal loro ingresso nelle case (giugno 2021) ad oggi per la collettività?
In primis, coordinati dagli operatori di Cooperativa Connessioni, hanno ridato vita ad un ampio spazio collocato al piano superiore della portineria sociale sita in via Olivieri 2/A dove ha sede il Punto di Comunità del quartiere, con appuntamenti settimanali rivolti all’intera comunità per supportare sull’uso degli strumenti digitali al fine di accedere ai servizi al cittadino (attivazione SPID, fascicolo sanitario elettronico, prenotazioni on-line etc.) e per eventuale supporto avviamento al lavoro (compilazione di un C.V., contatti con centri per l’impiego, come fare ricerca on line.
Non sono mancate, infine, occasioni di consegna della spesa e di medicinali a domicilio per persone “fragili” intercettate sul territorio in sinergia con i Servizi Socio-Assistenziali territoriali e il mondo del volontariato locale.
A questo si aggiungono attività inerenti il monitoraggio e supporto per una corretta gestione dello smaltimento rifiuti e cura delle aree comuni condominiali; eventuale supporto a mediazione di conflitti tra vicini di casa laddove dettati da questioni pratico-organizzative legate al rispetto del regolamento condominiale; eventuali piccole attività di manutenzione ad uso dei condomini residenti nei due palazzi e, più in generale, nelle aree di quartiere limitrofe agli appartamenti pilota.